Investimento sicuro? Acquistare casa.

A Modugno sono attive sul territorio oltre 25 agenzie immobiliari. Tutte alla ricerca di case da vendere e affittare, locali per uso commerciale e capannoni industriali da piazzare. Ne abbiamo scelta una per testimoniare dall’interno l’andamento del mercato immobiliare modugnese.

Il titolare, Meo Straziota, lavora in questo settore da sempre. Già nel 1994 lavorava per un’agenzia di Bari. Poi esattamente 10 anni dopo, nel 2004, ha aperto l’agenzia a Modugno. Ci ha spiegato l’influenza della crisi sul mercato immobiliare.

“E’ stata determinante – ha detto – dal 2007, raggiungendo l’apice l’anno successivo. I primi deboli segnali di ripresa si sono visti solo nella seconda metà del 2009. Anche nel settore della vendita di capannoni industriali si è verificata una certa battuta d’arresto ma in quel campo il mercato è rimasto più dinamico”. Straziota ha insistitomolto sul valore di una casa. L’acquisto più importante della vita che dovrebbe spostare tutto il resto in secondo piano. E ha voluto lanciare un appello ai giovani: meno rate per cose inutili o di cui si potrebbe fare a meno e invece impegnarsi in un mutuo e cominciare a costruirsi la propria vita.

Il costo elevato delle nuove abitazioni a Modugno è fuori mercato

Modugno risulta essere il secondo comune più ricco in puglia dopo le Isole Tremiti. Chi non può comprare casa va in affitto, spendendo non meno 700 euro per una casa di 90 mq. Casa dolce casa: ma quanto costi?

Modugno, si sa, è una piazza costosa. I prezzi degli immobili sono piuttosto alti rispetto agli altri comuni dell’entroterra barese. Ma è pur vero che Modugno gode di una posizione strategica, a due passi dalla città e dalla zona industriale. Eppure, nonostante questo, quello di Modugno è stato sempre un mercato immobiliare frizzante. Certo la crisi ha fatto la sua parte anche in questo settore.

Dopo un blocco quasi totale nel 2008, i prezzi sono diminuiti e a metà del 2009 il mercato ha cominciato una lenta ripresa. Adesso i prezzi medi d’acquisto di una casa a Modugno, sul nuovo, vanno dai 2.300 ai 3.000 euro a metro quadro (la variazione dipende dal quartiere). L’usato costa molto meno ma ci sono da tener presenti eventuali lavori di ristrutturazione. Stando ai dati ufficiali, Modugno è il secondo comune in Puglia per reddito pro capite dopo le Tremiti, grazie proprio alla zona industriale alle fiorenti attività artigianali diffuse sul territorio.

La ripresa degli ultimi mesi è sicuramente legata all’abbassamento dei tassi d’interesse dei mutui anche se i tempi di vendita di un immobile si sono notevolmente allungati rispetto al passato. Oggi, per vendere una casa, un’agenzia immobiliare tarda per lo meno 6 mesi. Prima il nuovo si vendeva sulla carta, quando ancora il cantiere era in costruzione. Oggi, a immobile finito, ci sono ancora unità da piazzare. C’è da registrare, comunque, la corsa agli affitti soprattutto per le giovani coppie e colori i quali arrivano dall’hinterland barese.

Molti vorrebbero la riapertura del centro di prima accoglienza 'Fratello Sole'

In ricordo della comunità di recupero “Fratello Sole”, chiusa qualche anno fa. Fino a qualche anno fa Modugno godeva dell’importante sostegno sociale del centro di prima accoglienza “Fratello Sole”.

Una comunità di recupero per ex tossicodipendenti gestita da tre suore stimmatine, suor Enza, suor Pierina e suor Flora. Una casa che costituiva un punto di riferimento per i ragazzi e una sicurezza per le loro famiglie. Ha chiuso quando due delle tre suore si sono ammalate. Una quindicina i volontari che frequentavano il centro. “Io facevo visita ai ragazzi una volta alla settimana – ci ha detto Luciana Viola, volontaria per tre anni – leggevo loro brani di Sepulveda,De Mello e altri, e poi riflettevamo insieme sui valori della vita.

Ciascuno si immedesimava nei personaggi delle storie in base alle proprie esperienze e sofferenze. Erano ragazzi molto provati e con tanto bisogno di aiuto”. Una decina, in alcuni periodi anche di più, poi smistati nelle varie comunità del territorio. Eppure Modugno di un centro come quello ne avrebbe ancora tanto bisogno.

Angiuli responsabile ADMO:"il numero dei donatori è insufficiente"

Da sette anni attiva sul territorio per sostenere i malati di leucemia. E’ la sezione modugnese dell’Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). Partiti nel 2003 con 60 donatori, oggi la banca dati ne conta oltre 200, “ma siamo ancora troppo pochi – spiega il responsabile Massimo Angiuli -. Non ci possiamo fermare perché i malati di leucemia aumentano e l’80% dei ricoveri ha bisogno di trapianto”.

Del direttivo dell’Admo di Modugno fanno parte 15 persone e altri 40 oltre a essere donatori, collaborano come volontari agli ormai consolidati appuntamenti che l’Admo organizza durante l’anno, dal galà di solidarietà nell’estate modugnese, al concerto di Natale, dal trofeo di Sant’Antonio tra forze dell’ordine e volontari, alla festa di carnevale per i più piccoli con spettacoli di burattini nelle scuole. E poi ancora la befana, la “Rosa per la vita” in occasione della festa della mamma.