Il Polifunzionale del San Paolo appare sempre più come un flop

Piazza Europa, un flop il centro polifunzionale costato ben 50 milioni di euro. La struttura ospita un centro sportivo e alcuni negozi mentre i locali adibiti a uffici amministrativi sono rimasti invenduti.

E’ un grido di aiuto inascoltato quello lanciato dei commercianti del centro polifunzionale di Piazza Europa. Nato per dare una speranza ad un quartiere, il San Paolo, spesso abbandonato dalle autorità, è finito per essere il classico specchietto per le allodole. Il progetto rientra nell’ambito del “project-financing” finanziato per 15 milioni di euro con fondi di privati, la “Dec” dei fratelli Degennaro, e per 35 milioni di euro con fondi strutturali finanziati dall’Unione Europea attraverso l’utilizzo dei Por.

Sarebbe dovuto essere il fiore all’occhiello del quartiere, con uffici amministrativi, negozi, un centro per lo sport, bar e pizzerie. Ma di questo bel sogno è rimasto ben poco. Gli spazi adibiti ad uffici amministrativi sono rimasti vuoti così come molti dei locali destinati alle attività commerciali. Ad oggi la struttura ospita, oltre al centro sportivo, solo due bar,tre negozi di abbigliamento, una banca, una farmacia, un negozio di scarpe e una sanitaria. Nell’ultimo periodo hanno abbassato le saracinesche un negozio di abbigliamento, una rosticceria e una pizzeria. Come mai? Ce lo spiega Carlo, titolare di un negozio di fiori ed oggettistica situato nella zona Cecilia, che aveva deciso, entusiasta, di investire in Piazza Europa.

“Sono stato uno dei primi commercianti della zona ad investire – commenta l’esercente – credevamo che la struttura potesse richiamare clienti anche da fuori, ci avevano promesso un servizio di sorveglianza ma ben presto, la zona è diventata terra di nessuno”. Il problema principale per il commerciante è da imputare ai costi degli affitti. “Ho iniziato pagando un affitto di 1650 euro al mese per un locale di 105 mq e ogni due anni l’affitto aumentava. Molti si sono indebitati. Chi, come me, aveva un’altra attività ha deciso di chiudere, ma ci sono ancora molti proprietari che, non avendo altra scelta, si sono adattati”. Quella del fioraio non è l’unica testimonianza raccolta.

L'olio extravergine prodotto a Modugno venduto al Nord Italia

 

“Oro giallo” da Modugno al Nord Italia: settore in crisi ma l’olio nostrano piace ancora. L’extravergine in fase di decollo.

Sin dai tempi più antichi l’olio extravergine d’oliva è stato sempre considerato non solo un alimento sano e un punto cardine della dieta mediterranea, fondamentale per aggiungere alle nostre pietanze quel tocco in più di prelibatezza, ma una vera e propria fonte d’introito. Non è un caso, infatti, che la “saggezza popolare” definendolo “oro giallo”, legava all’annata della stagione olearia l’organizzazione di eventi importanti della propria vita, quali il congiungersi a nozze. Oggi la situazione è ben diversa.

La concorrenza non del tutto corretta di oli provenienti dalle zone più disparate del mondo, il più delle volte di scarsa qualità, unito all’abbandono del lavoro principe del settore primario a vantaggio del secondario e soprattutto del terziario, ha messo a seri rischi la produzione di questo prezioso “nettare”. A testimonianza di ciò, come sottolinea Nicola Mastromarco, vice presidente dal 2009 dell’Oleificio Cooperativa di Modugno, “vi è stata una netta diminuizione di produzione di olive. Si è passati da circa 21.000 quintali con un resa di 15-20 kg d’olio per 1 quintale di olive del 1999/2000 ad una produzione media annua di olive di circa 10.000 quintali nel corso dell’ultimo periodo. Le cause sono diverse, ma spesso riconducibili ad un rapporto costo-ricavo-guadagno difficilmente sostenibile. 

La protezione dell’olivo attraverso l’utilizzo di tecniche biologiche, chimiche o bioetiche utilizzate per difesa dalla temibile Bactrocera oleae notoriamente conosciuta come mosca olearia in grado di arrecare gravissimi danni al frutto fino al suo deperimento, la manutenzione dei campi e qualora non sia direttamente il proprietario dell’uliveto a interessarsi della coltura, ma questo sia costretto per diverse ragioni ad affidarsi a privati, ecco come i costi supererebbero di gran lunga il guadagno-ricavo, tanto da far optare per uno stato di abbandono dell’olive piuttosto che affrontare l’annata con tutti i costi derivanti. Siamo passati da circa 500 a 350 soci e spesso e volentieri è l’amore smisurato verso la terra, emblema delle nostre origini, a colmare quel gap economico. 

A Modugno si rinnova l'appuntamento con la Fiera del Crocifisso

 

Fiera del Crocifisso: 296 bancarelle tra cibi, alberi da frutto e abbigliamento. E’ già polemica sul luogo scelto per l’evento: troppo distante dal centro e senza vie d’uscita in caso di emergenza. Dalle 7 alle 18 di domenica 21 (seconda e ultima) a caccia dell’affare.

Anche quest’anno ci siamo. Arriva la Fiera del Crocifisso. Per molti un ricordo dell’infanzia quando ci si svegliava presto per andare a vedere gli animali, quando la fiera si svolgeva in paese, problematica per la circolazione e la viabilità, ma molto più caratteristica. Come da tradizione la fiera si prepara ad accogliere gente che da ogni parte della provincia viene nella speranza di fare qualche affare e comprare attrezzeria, soprattutto agricola, utile per il lavoro.

La mostra mercato si svolge nei giorni del 14 e 21 novembre, seconda e terza e settimana del mese, dalle 7 del mattino alle 18, in via “Vigili del Fuoco Caduti sul lavoro”. Questi i numeri dell’esposizione: 58 permessi sono stati dati per l’esposizione e vendita delle cosiddette “categorie speciali”, ovvero animali e prodotti della terra, nonché piante, alberi da frutto ed ornamentali ed utensileria agricola; in aggiunta, altri 238 permessi sono stati assegnati per merci di vario genere che vanno dai casalinghi all’abbigliamento. 

I permessi sono stati assegnati dal Comune secondo una graduatoria stilata che vede anche 44 richiedenti rimasti esclusi da questa speciale classifica e pronti a “subentrare” nel caso di assenza dei primi. Il tutto è organizzato dall’assessorato alle attività produttive e oltre agli espositori vede impiegati il Corpo dei Vigili Urbani e da quest’anno anche la Protezione Civile per assicurare che tutto si svolga nel modo più ordinato e sicuro per i visitatori e per gli operatori della fiera. Intanto però non manca la protesta dei cittadini che vedono allontanarsi sempre di più l’ubicazione del gran mercato, già da tre anni organizzato nella suddetta via, con disagi sia per chi non può raggiungere la fiera a piedi sia per quanti devono giocoforza recarsi con un mezzo per caricare i propri acquisti. Tra chi aveva previsto questi disagi vi è sicuramente la Confartigianato, che fino al 2007 ha collaborato con l’organizzazione della fiera, per poi trovarsi a non essere più invitata al tavolo organizzativo.

Al vaglio della commissione l’assunzione di 7 vigili

Nell’agosto 2008 apparve sulla Gazzetta Ufficiale un bando che prevedeva l’assunzione di 7 nuovi vigili urbani per il Comune di Modugno. In quel mese al comune pervennero circa un migliaio di domande.

Oggi, a distanza di quasi due anni tutto tace. In realtà, ci fa sapere l’assessore Mangialardi, il motivo per il quale le procedure di selezione per le assunzioni erano state fermate è dovuto ai tempi necessari per la costituzione della commissione esaminatrice. L’assessore, subito dopo la nomina come assessore alla Polizia Municipale, ha sollecitato gli organi preposti perché si costituisse al più presto la commissione esaminatrice. La commissione è finalmente attiva e, dopo due riunioni, si sta attivando per la designazione dell’azienda che si dovrà occupare della preselezione e dell’organizzazione delle singole prove per il concorso.

Il Bilancio Comunale è online

Trasparenza degli atti e partecipazione cittadina. Il vice sindaco Cozzi: L’intera operazione è tesa a rendere il bilancio facilmente comprensibile e consultabile da tutti i cittadini, è stata realizzata con i dipendenti dell’ufficio finanze Gesmundo ed i dipendenti comunali Martino e Proscia, che hanno permesso la redazione dell’intero Bilancio utilizzando solo risorse interne al comune permettendo di evitare il ricorso a costose consulenze esterne.

Novità sul fronte “trasparenza” al Comune di Modugno. Da quest’anno, infatti, i cittadini partecipano direttamente alle operazioni dell’amministrazione grazie all’innovazione del Bilancio di Prevenzione consultabile pubblicamente. Il progetto prevede una forte semplificazione delle singole voci di spesa in modo da permettere a tutti, anche ai non addetti ai lavori, di comprendere quali siano le spese che un comune deve sostenere e quali fondi sono ad esse destinati.

Trasparenza e partecipazione, quindi, perché oltre alla possibilità di consultare il bilancio online direttamente sul sito del comune di Modugno: www.comune. modugno.ba.it, il cittadino avrà la possibilità di consultare e chiedere chiarimenti circa la destinazione dei fondi pubblici sia per le spere correnti che per i fondi destinati agli investimenti, partecipando attivamente ai lavori dell’amministrazione.

Il Bilancio di Previsione per l’anno 2010 è stato presentato per la prima volta direttamente al pubblico lo scorso 20 aprile e, in seguito all’approvazione del Bilancio di Prevenzione da parte del Consiglio Comunale, avvenuta durante la seduta del 10 maggio. “Una delle note meritevoli di questa operazione, ci fa sapere l’assessore alle finanze nonché vice sindaco, l’avvocato Pino Cozzi, è che l’intera operazione, tesa a rendere il bilancio facilmente comprensibile e consultabile da tutti i cittadini direttamente da casa, è stata realizzata dall’amministrazione in forte sinergia con i dipendenti del settore finanze, in particolare con il Dirigente di settore.

I vantaggi per il comune sono molteplici – continua Cozzi – in particolare grazie al modello utilizzato per il P. E. G. (Piano Esecutivo di Gestione) che, strutturato in modo del tutto nuovo, permette al cittadino di cogliere nettamente quali siano le scelte politiche dell’amministrazione. Le singole voci del bilancio, infatti, riportano la spesa complessiva in relazione ad un determinato intervento in maniera trasversale ai vari settori amministrativi permettendo, in questo modo, anche un notevole risparmio di tempo per i dipendenti comunali che, come è noto, sono in numero inferiore al necessario”.