Quanti modugnesi giocano a Burraco?

sala burracoVista la popolarità di questo gioco di carte e la febbre che prende le persone, soprattutto donne over cinquanta che ci giocano quotidianamente, in redazione ci siamo posti questa domanda e allora abbiamo voluto capire: cosa accade qua da noi? In effetti, il numero di modugnesi che attualmente sono appassionati di questo gioco è elevato. Abbiamo calcolato che sono più di duemila, in maggioranza donne, ma la presenza maschile è in forte aumento. In realtà sono le donne che trascinano i loro mariti e partner a giocare a Burraco.

Soprattutto lo giocano molte signore pensionate. Secondo la nostra indagine lo giocano presso le loro abitazioni, organizzando tornei fra amici, conoscenti e parenti. Nelle sedi del Centro Anziani si gioca ogni giorno, specialmente fra donne. Non si è ancora creato, nella nostra città un “club del burraco”, ma siamo certi che dopo la pubblicazione di questo nostro articolo, sorgerà.

Il Burraco è diventato un fenomeno di costume sociale, perche dà a chi lo gioca la possibilità di socializzare. Questo gioco ha una caratteristica che è la chiave di volta del successo e della sua notorietà: quando si gioca non si può parlare, condizioni di silenzio assoluto, pena la squalifica o la sospensione della partita. Tale regola, secondo noi “d’oro”, specialmente per le persone anziane, permette di non essere competitivi, di non dover esternare i propri pensieri, di essere comunque in gruppo ma in modo riservato, tranquillo e in assoluto silenzio; condizione questa che scarica la tensione, allevia lo stress della vita quotidiana.

Siamo stati noi pugliesi i primi a importarlo, i primi a divulgarlo, i primi a creare club, circoli e siti on line; i primi, in assoluto, come numero di persone che lo giocano: siamo circa 400mila. E la cosa curiosa è che le fasce di età vanno dagli undici ai novanta anni!!! E’ il caso di fare doppio waoooo!!! Un gioco sano, dove non si puntano soldi, ma si punta ad avere una strategia di gioco, e ciò affina il cervello e crea nuovi collegamenti neuronali. Sembra un semplice gioco di carte, ma non lo è.

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