Burraco a Modugno

carte burracoIl burraco è un gioco di carte, si dice che sia un assemblaggio del bridge e della canasta.
Un gioco che usa due mazzi di carte francesi. Si divide in due fasi, la prima si va a pozzo, la seconda si conclude con la chiusura di uno dei partecipanti che dopo avere fatto burraco o canasta che dir si voglia chiude il gioco scartando l’ultima carta in possesso.

Si ritiene che la nazione madre sia stata l’Uruguay. Proprio qui infatti, negli anni 40, un gruppo di nobili annoiati dalla solita canasta e dal solito bridge, fecero una scommessa fra di loro e inventarono, per cosi dire il burraco. Molti ritengono che la parola burraco sia di origine portoghese e che il suo significato sia “setaccio”, personalmente ritengo che ciò non corrisponda al vero in quanto in Uruguay si parla da sempre la lingua spagnola, inoltre il gioco si sviluppa in due fasi che si susseguono, in cui la prima “carica”, per cosi dire, la seconda, cioè quando si va a pozzetto.

Proprio questa caratteristica fa pensare che la parola “burraco” derivi dalla parola spagnola “burro”, che significa “asino”, animale da “carico” per eccellenza, in auge proprio negli anni in cui questo gioco è stato assemblato, e una delle caratteristiche di questo gioco è proprio quello di “caricare”, dalla prima alla seconda fase, il punteggio acquisito. In Italia si è assistito nei primi anni ottanta al boom di questo gioco; soprattutto in Puglia Il gioco era già noto dagli anni sessanta.

Una leggenda metropolitana, a Bari, racconta la storia di un emigrato, sposatosi con una signora uruguayana, che in quel paese giocava molto spesso a burraco, gioco tra l’altro popolarissimo in Sudamerica e che ritornato definitivamente in Puglia, per la precisione nell’hinterland barese, abbia mantenuto l’abitudine di giocare ogni pomeriggio, coinvolgendo in primis tutti i famigliari e divulgandone la passione e suscitando l’interesse dei più, ma con regolamenti personalizzati da giocatore a giocatore e da regione a regione, un po’ come avviene per il tressette.

Nacquero le prime sale di burraco e i primi club. Quando si arrivò a questo punto, si iniziarono ad organizzare i primi tornei, che ebbero un seguito senza pari. Fu trasformato il sistema di calcolo del punteggio proprio per adattarsi alle logiche dei tornei, e fu proprio in questa occasione che si stilò il primo regolamento ufficiale accettato nella maggior parte dei tornei in Italia. Nel frattempo il gioco del Burraco si espanse grazie al passaparola e dalla sua regione di origine, la Puglia, salì nel resto delle regioni Italiane. Allora non era ancora di uso la gestione dei punteggi, le tabelle dei Match Points e dei Victory Points e le differenti tipologie di tornei. L’azione arbitrale era lasciata al gestore di turno del torneo, con tutte le difficoltà di preparare l’organizzazione di un torneo e di farlo andare avanti agli appuntamenti successivi senza litigi, problemi ecc, fino al completamento dello stesso.

Grazie all’intraprendenza di alcuni, vennero redatti i primi documenti di aiuto alla gestione dei tornei e all’organizzazione di incontri tra appassionati. Quel volume diede impulso al burraco e contribuì a innumerevoli iniziative agonistiche che poterono fruire di un’ unica regolamentazione. Il mondo del burraco in Italia era partito e da allora nessuno l’ha più fermato. Attualmente circa tre milioni di giocatori nel nostro paese hanno giocato almeno una partita a burraco. Il sesso femminile rimane sempre e inspiegabilmente più attratto da questo gioco di carte. Il burraco infatti è presente nella maggior parte delle sale da tè e sale pomeridiane di incontro delle donne italiane. Ad oggi il Burraco rappresenta una realtà affermata e non c’è area italiana in cui non ci siano circoli ed associazioni agonistiche.

Come per il tressette ed altri giochi è stata costituita la Federazione Italiana Burraco o F.I.Bur, che riunisce tutti gli iscritti fornendo loro il regolamento ufficiale e le regole comportamentali che delineano la linea di fair play e delle compagini arbitrarie, a tutela dei giocatori impegnati spesso in trasferte e sforzi di presenza ai più importanti tornei di burraco. Il burraco non ha invaso solo l’Italia, ma si gioca ad oggi in Grecia, dove lo chiamano “Birimba”, in Francia e negli ultimi tempi risuona l’eco del burraco anche in Inghilterra e in Germania, oltre alla Spagna. Altre fonti come quella del Forum di burraco, riportano anche ulteriori dettagli sulla nascita della federazione nazionale e del regolamento oramai accettato in tutta Italia.

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