L’hashish è la preferita facile da trovare e da nascondere

Che di droga ne sappiano più di quanto ammettano è certo. Che ne facciano uso non ci è dato saperlo, perché i giovani studenti modugnesi a cui l’abbiamo chiesto, hanno avuto un po’ di timore a parlare dell’argomento. Ma sicuramente sono informati. Quante droghe esistono, di che tipo, quanto costano, che effetti danno, come si preparano e come si assumono. Insomma, piccoli manuali viventi di assunzione di sostanze stupefacenti.

La droga più diffusa e più conosciuta tra i ragazzi è sicuramente l’hashish.Facile da trovare, economica e comoda da nascondere e assumere (la cosiddetta “canna”). Ma l’allarme vero è la diffusione della cocaina. Più cara certo, ma anche più “figa” come l’ha definita uno dei nostri intervistati .Il “talco” della Dea Pollon pare che serva davvero a “dare l’allegria”. E’ la citazione di un noto cartone animato giapponese che ha insegnato ai nostri piccoli molto più di quanto i genitori si aspettassero.

La droga 'entra' come disciplina di studio nelle scuole

L’argomento droga nelle scuole rientra addirittura nella programmazione disciplinare di alcune materie (scienze e italiano). Abbiamo chiesto ad una docente modugnese di scuola media che significa fare prevenzione con gli studenti.

“Nelle terze classi – spiega – è argomento di studio. Leggiamo insieme storie di ragazzi che hanno vissuto l’esperienza della droga. Qualcuno ne è venuto fuori e qualcun altro ha visto la propria vita distruggersi. Con questi racconti invitiamo i nostri studenti alla riflessione”.

Ma tutto sommato, al di là di singoli casi in cui vengono coinvolti i genitori e i servizi sociali, pare che i ragazzi di Modugno tengano la droga lontana dai banchi di scuola. Progetti specifici sulla droga non sono così frequenti, ma quelli di prevenzione alla dispersione, che puntano alla partecipazione dei ragazzi a rischio, comprendono anche percorsi formativi e informativi legati alle dipendenze.

Stage fomativi destinati a ex tossicodipendenti finanziati dal SERT

Un centro polivalente per la promozione di pratiche d’inclusione sociale e lavorativa e borse lavoro. Questi i due progetti che partiranno tra pochissimo, destinati al recupero di ex tossicodipendenti. In particolare i fondi del Piano di Zona (che coinvolge i Comuni di Modugno, Bitritto e Bitetto) saranno utilizzati per laboratori, che si terranno nei locali del Sert, destinati ad un numero illimitato di giovani che ne faranno richiesta.

Sarà insegnato loro un mestiere, un’attività artigianale, una  competenza che potranno poi spendere nella vita per ricominciare, per reinserirsi nel tessuto sociale e professionale del proprio territorio. Complessivamente per il centro polivalente sono stati stanziati poco più di 100mila euro. Altrettanti i fondi destinati alle borse lavoro. In totale 27 persone potranno fare stage formativi della durata di sei mesi in aziende che abbiano dato la disponibilità.