INTERVISTA A SAVERIO FRAGASSI


E’ arrivato nella nostra sede il candidato sindaco per la coalizione di centro destra avvocato Saverio Fragassi. Dopo i convenevoli di rito si va subito all’intervista che riportiamo anche in formato video.
Buon giorno avvocato Fragassi vorremmo farla conoscere meglio a chi non ha ancora deciso per quale candidato sindaco votare. Ci racconta per favore il suo primo giorno di scuola?
“Eh Il primo giorno di scuola. Oggi è difficile ricordarlo a distanza di 45 anni. Io ho 51anni ma il ricordo indelebile è quello del bambino portato a mano dal nonno Nicola, che è il papà di mia madre, il percorso che si faceva da casa all’unico edificio scolastico presente sul territorio, la scuola elementare De Amicis. Il ricordo è ancora indelebile perché vedevo nella figura del nonno una sorta di protezione. Il primo giorno di scuola lo sto vivendo anche in questa fase elettorale perché essendo un debuttante tutto ciò che mi sta circondando, tutto ciò che sto vivendo, per me è molto simile al primo giorno di scuola.”
Le piace leggere? Qual è il libro che ha sul comodino?
“In questo momento il libro che ho sul comodino è soltanto impolverato, nel senso che non riesco a sfogliarlo già da oltre un mese e mezzo. Comunque se mal non ricordo il libro è “L’onestà” di Hans Fugg. E’ un libro dove ci sono i principi dell’etica applicati all’economia. E’ un libro che mi è stato regalato a Natale. Ma le mie letture preferite, comunque, sono un po’ più leggere. Mi piacciono molto i filoni delle spystory, Ken Follet Richard Harris, autori un po’ più leggeri dove la storia si coniuga con la fantasia”

Una buona ragione non politica per votare per lei?
“Intanto con un po’ di presunzione, sono un debuttante, sono un neofitta, sono un sognatore e quindi credo nei principi della lealtà, dell’onestà, della trasparenza, vengo dalla società civile, credo nei valori forti della famiglia e dell’amicizia.”
Il messaggio che il nuovo papa ripete continuamente è quello della solidarietà fraterna. Come intende applicare questo principio cristiano-cattolico nei confronti dei bambini e delle donne che sono in serie difficoltà economiche nella nostra città?
“Nell’ombra e nell’silenzio. Queste sono le peculiarità principali per poter porgere la mano a chi è più bisognevole, alle fasce deboli della popolazione e quindi ai piccoli, ai minori e anche alle donne”

Sempre più spesso per le strade di accesso alla città si vedono auto ferme davanti a donne seminude che offrono il loro corpo in cambio di danaro. Qual è la sua proposta per eliminare questo indecoroso spettacolo?
“L’amore mercenario affonda le sue radici ormai e anche nell’antica Roma. La piaga della prostituzione è difficile, come dire, da essere debellata. Tuttavia ritengo che facendo vivere il territorio e quindi ravvivarlo in qualche modo in parte potrebbe esserci un rimedio a quello che tocca soprattutto i passanti e i minori. Tuttavia nei poteri del sindaco c’è anche quello non solo dell’ordine pubblico ma anche quello legato alla viabilità del traffico, quindi sarebbe sufficiente adottare dei provvedimenti sulla presenza di veicoli che potrebbero costituire dei dissuasori alla piaga della prostituzione.
Avv. Fragassi può raccontarci il percorso politico che ha seguito per arrivare fin qui, quali sono le tappe fondamentali di questo percorso?
“Questo percorso nasce da un’idea di qualche caro amico che dopo natale 2012 mi ha fatto visita e mi ha detto tu sarai il futuro sindaco della città di Modugno , tu potrai essere il sindaco del 99% . la qual cosa io la pressi come una semplice battuta fatta tra amici. Nel successivo mese di febbraio iniziarono ad arrivare telefonate, ma delle più disparate. E quindi iniziai a realizzare che questo processo politico stava assumendo le prime e vere sembianze, la mia candidatura è nata quindi da un movimento delle associazione cittadine che hanno creduto in me anche attraverso la redazione di una sorta di magna carta. Dove sono stati racchiusi i principi e valori della città che vogliamo. Un progetto che poi è stato intercettato sapientemente e con lungimiranza dal mondo moderato del centro e del centro destra e oggi eccomi qua a sostenere questa coalizione che speriamo il 27 maggio possa risultare vincente per dare il cambiamento per dare il rinnovamento tanto desiderato e sperato dalla città che tanto amiamo.”
Avvocato e collega Fragassi Modugno da qualche anno conta una serie di etnie residenti, circa una quarantina ad oggi ben integrate sul territorio, come pensa da sindaco di poter potenziare questa istituzione? Pensa di istituire una consulta cittadina multietnica? O per esempio di istituire una figura come quella della consigliera della interculturalità?
“Quest’ultima ipotesi la vedo più concreta, più calzante a quella che è la realtà odierna della nostra città, dove convivono e dove sono ben coagulati al nostro territorio le più disparate etnie. Modugno è giusto che abbia in seno al consiglio comunale una presenza che sia il segnale concreto della fratellanza tra il modugnese indigeno e quello che solo tra virgolette deve essere considerato straniero ma che invece deve essere parte integrante del territorio.”
Lei dalle pagine della gazzetta del Mezzogiorno per diversi anni fra l’altro raccogliendo la lusinghiera eredità di suo padre, ha raccontato Modugno. Oggi si sente pronto ad affrontare per risolverli i problemi di Modugno?
“Si , sono pronto con la giusta ambizione e con il giusto amore per la mia città, anzi il motivo scatenante del mio sì alla candidatura di sindaco nasce e muove proprio dalla esperienza che ho maturato sulle colonne della gazzetta del mezzogiorno dove ho dato ospitalità alle voci e alle denunce dei miei concittadini.”
Avvocato in due parole cosa e come intende potenziare il prodotto delle attività produttive modugnesi a fin che questo possa essere un punto di riferimento oltre confine e ovviamente non solo provinciale e regionale e nazionale ma anche internazionale?
“Mi piace molto questa domanda nel momento in cui si parla di globalizzazione sarebbe davvero bello circoscrivere il prodotto locale in una sorta di marchio di qualità e quindi ideare ed istituire un otti locali un “Made in Modugno.” Sarebbe bello per quanto oggi possa sembrare un sogno utopistico. Sarebbe bello invece una sorta di percorso che porti ad un marchio di qualità ideale è istituire un Made in Modugno in questo momento di globalizzazione, quindi individuare l’identità del territorio e valorizzare le libere espressioni presenti a Modugno e portarle fuori confine, sarebbe veramente una cosa molto bella, un progetto ambizioso da coltivare.”
Il territorio di Modugno presenta delle zone critiche e mi riferisco al qte Cecilia e al Centro Storico e tanti altri. Quali sono i progetti di risanamento e di sviluppo urbanistico che Lei intende realizzare qualora venga eletto?
“L’idea è quella di eliminare la parola periferia. La periferia deve stringersi la mano con quello che è il centro del tessuto cittadino. Nella fattispecie in questo momento sono molto vicino al qte Cecilia, sto avendo numerosi incontri con i miei concittadini nel intento di poter far meno avvertire la differenza che si sente e si respira, tra residenti di serie A e di serie B. Per quanto concerne il centro storico l’idea è quella di farlo rinascere, di farlo rivivere facendo pullulare le nuove attività commerciali. Nel centro storico ci deve essere la vecchia bottega artigiana, il pub, l’artista di strada che devono, come dire, calamitare la presenza del cittadino. In merito al qte Cecilia mi preme comunicare e mi sia consentito un pizzico di orgoglio di essere riuscito da semplice cittadino a collegare il qte al ipermercato Auchan. Richiesta espressamente formulata dai miei concittadini che lamentavano questa lacuna, dalla settimana prossima il qte sarà collegato all’iper mercato Auchan.”
In breve avvocato Fragassi qual è la sua visione della Modugno del futuro?
“Bene la Modugno che vogliamo è la Modugno migliore e più prospera da consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti.”

 

Pino Rana: ‘Fare il Sindaco é stata un’esperienza straordinaria’


La direttrice di BariSudOvest, Isabella Maselli, intervista il sindaco uscente Pino Rana. Tutti i risultati di 10 anni di governo.

Analisi dettagliata dei più importanti interventi nei diversi settori, dalla cultura alle finanze. Dopo dieci anni di governo di questa città, Pino Rana si racconta a Bari Sud Ovest tracciando un bilancio delle sua attività di sindaco. Nel settore della cultura oggi Modugno può contare su un’offerta culturale decisamente superiore a quella che c’era quando ho iniziato questa mia esperienza. bbiamo il Palazzo della Cultura dopo aver posto fine alla questione quarantennale del Bubbone. Abbiamo ristrutturato il palazzo dell’ex direzione che oggi è sede del museo civico (intervento costato 1 milione 200mila euro). Nei prossimi giorni inaugureremo l’ex macello (la cui ristrutturazione è costata al Comune 1 milione 140mila euro), sede di un piccolo teatro e sala di incisione, intitolata a Pippo Fava, giornalista di Catania ucciso dalla mafia. Abbiamo completato l’iter per la completa riqualificazione di Balsignano (intervento di 2 milioni di euro), restaurato la chiesa delle Monacelle e siamo in attesa che inizino i lavori per realizzare il cinema teatro. bbiamo aperto le piscine comunali, ristrutturato il campo sportivo e realizzato altri due campi di calcetto, uno all’interno del recinto del palazzetto dello sport e l’altro, un campetto di quartiere, alla via di Bitritto. Fra le iniziative di particolare rilievo, anche nazionale, va ricordato che Modugno è stato l’unico comune della Puglia ad ospitare la mostra di quadri di Dario Fo, premio Nobel per la Letteratura.

I lavori pubblici più significativi?  Opere particolarmente importanti hanno riguardato alcuni interventi di riqualificazione del centro storico che però non abbiamo ancora completato, abbiamo reso pedonale via Conte Stella, ampliato via Amati e costruito il mercato coperto. Sono stati sostituiti chilometri di tubi di fogna nera e di acquedotto, lavori che in parte sono ancora in corso, e questi interventi ci permettono di non avere problemi in caso d piogge abbondanti quando, come accade in altre città, i liquami fuoriescono dai tombini. Siamo impegnati nella realizzazione dei tronchi di fogna bianca che ci stanno permettendo di risolvere uno dei problemi annosi della nostra città, gli allagamenti quando piove. Esiste poi un progetto di riqualificazione complessiva di tutto il centro storico, di via Roma e delle periferie, ancora nel libro dei sogni, perché fino a quando non avremo i finanziamenti questo progetto resterà solo sulla carta. Nel frattempo con 840mila euro abbiamo cominciato la riqualificazione di corso Umberto I.

E sul verde?  Abbiamo realizzato una serie di spazi, riqualificando alcune piazze: una intitolata a don Emanuele Lucente, un’altra a don Pinuccio Brancaccio, abbiamo creato un parco intitolato alla giornata del ricordo e un altro spazio verde lo abbiamo attrezzato a Piscina dei Preti intitolandolo alle mimose.

Quale la situazione delle casse comunali ad oggi?  Abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità negli ultimi10 anni, qualificandoci come un Comune virtuoso. Siamo gli unici in Puglia a non aver mai applicato l’addizionale irpef. Modugno è uno dei comuni italiani con la pressione fiscale più bassa. Nel corso di questi 10 anni abbiamo inoltre azzerato tutte le situazioni debitorie. C’erano decine di contenziosi risalenti anche agli anni ’70. Oggi la situazione finanziaria del Comune è solida e abbiamo stimato il patrimonio in oltre 120 milioni di euro.

Quali gli interventi più significativi nel settore dei servizi sociali?  Abbiamo attivato moltissimi servizi a favore delle fasce più deboli della popolazione. Garantiamo il trasporto sia scolastico che nelle strutture di cura ai portatori di handicap, l’assistenza domiciliare a persone anziane che hanno situazioni economiche precarie. Abbiamo attivato le borse lavoro, circa 200, realizzato il nuovo centro anziani e stiamo ristrutturando l’asilo comunale.

Nel settore dell’urbanistica? l provvedimento di cui siamo più orgogliosi è il cosiddetto piano direttore, che prevede la realizzazione complessiva di 2800 nuovi appartamenti, di cui 1500 di edilizia economica e popolare, permettendo ai cittadini meno abbienti che non sono proprietari di immobili, giovani coppie ma non solo, di acquistare un appartamento a prezzi decisamente più bassi di quelli di mercato, tra i 150 e i 160mila euro.