Il team U20 della Sharks Academy vince 9-7 in trasferta contro la Bio Sport Conversano

Gran bella vittoria quella del team under 20 della Sharks Academy che si impone alle piscine comunali di Bari per 9-7 contro la Bio Sport Conversano.
Tursi e compagni, nonostante avessero prodotto un ottimo gioco difensivo, hanno concesso troppo alla compagine conversanese, bravi nello sfruttare ogni occasione a proprio vantaggio.
Nell’ultimo quarto con due ottime “palombe” del giovane Nicola Fanelli, gli squaletti mettono in cassaforte il risultato e l’incontro.
Con la regular season terminata Domenica scorsa, il team U20 modugnese dovrà recuperare le due partite contro la R.N. Taranto; l’andata si disputerà il 26 Maggio per poi scontrarsi il ritorno a Taranto il 1 Giugno.
La doppia sfida è importante per le due formazioni, rispettivamente seconda e terza in classifica distanziate da un solo punto.
Il secondo posto permetterà l’accesso alla semifinali nazionali, in programma il prossimo 9 Giugno a Napoli, con altri team provenienti da Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Il tabellino dell’incontro:
Campionato Regionale Under 20  
Punteggio finale: 7-9
Parziali: 0-0 , 2-2 , 3-2 , 2-5
Note: esce per limite di falli Cisternino ( Bio Sport Conversano )
Bio Sport Conversano: Martellotta, Tartarello, Alanza 2, Ramunni, Cristiantielli, Bianco, Cisternino 1, Marangi, Camicia 2, Polignano 2, Lucia. All. Cito Giancarlo
Sharks Academy: Cuccovillo, Trentadue, Giardino 3, Iacchini, Grasso, Pappagallo, Difonzo, Tursi 1, Del Core, Raspatelli 1, Fanelli 4, Amati, Liberti. All. Borace Giuseppe

Promozioni rimandate per la G.P. Modugno in B e per la Sharks Academy in C

Weekend da dimenticare per le due compagini pallanuotistiche di Modugno:G.P. Modugno e Sharks Academy. La prima ne esce sconfitta dalla trasferta tarantina contro la R.N. Taranto; la seconda incassa un deludente pareggio nelle acque “tumultuose” dello Stadio del Nuoto di Bari, contro il Dharma Casamassima.

Il sogno promozione è rimandato per entrambi i team che in questa stagione hanno dimostrato di poter lottare a denti stretti contro ogni avversario.

L’incontro di serie C, disputatosi alle 20:00 di sabato presso l’impianto comunale di Taranto, ricco di belle giocate tecniche, termina sul 12-9 con l’esperto Arciuli ( G.P. Modugno ) a guidare il gruppo in acqua, data l’esperienza maturata nella propria carriera pallanuotistica alla Bari Nuoto. Unico neo della partita, uno spiacevole episodio a quasi un minuto dal termine che ha coinvolto le due tifoserie ed entrambe le squadre, che ha necessitato dell’intervento delle forze dell’ordine e di un’ambulanza. Il tutto rientrato nel giro di un’oretta, con la ripresa dell’incontro.

L’incontro di serie D, disputatosi alle 14:30 presso lo Stadio del Nuoto di Bari, è stato caratterizzato dalla presenza di un folto gruppo di sostenitori di entrambe le compagini. Ambedue le tifoserie hanno sostenuto le proprie squadre con sportiva “rumorosità”, creando uno spettacolo mai visto in un incontro della categoria “promozione”. Il pareggio maturato al termine della partita (6-6), non permette però alla Sharks Academy di accedere al campionato cadetto. I modugnesi, dato il risultato dell’andata ( 6-5 per il team di Casamassima), avrebbero dovuto chiudere l’incontro con due goal di vantaggio per conquistare la promozione.

I tabellini dell’incontro:
Campionato Nazionale Serie C
9^ Giornata – Piscina Mediterraneo Village Taranto
R.N. Taranto vs G.P. Modugno
punteggio finale: 12-9
parziali: 6-2 , 2-2 , 2-3 , 2-2
superiorità: Taranto 3/8 , Modugno 4/11
arbitro: De Santis Renato

R.N. TARANTO: Vettone, Lampasso, 1 Chieco P., Matarrese, 5 Carucci, Scamarcio, 1 Conte, Liuzzi, 2 Oliva D., 1 Chieco R., Santovito, 2 Pugliese, Oliva V. All. Sabato Sandro
G.P. MODUGNO: Orsi, 2 Arciuli, Procacci, Ficarelli, 3 ( 1 rigore ) Piscitelli, 1 ( rigore ) Sifanno, Corallo, Lombardi, Bucci, 3 De Luce, Colucci, 1 Barresi, Diegone. All. Carbonara Francesco

Campionato Regionale Promozione Serie D
9^ Giornata – Stadio del Nuoto di Bari
Dharma Casamassima vs Sharks Academy
punteggio finale: 6-6
parziali. 2-0 , 2-1 , 1-2 , 1-3
arbitro: Anaclerio Angelo

DHARMA CASAMASSIMA: Ardito, Balice, Dammacco, 2 Lorusso, Lippolis, Palumbo, 1 Lambombarda, Attolico, Nanna, 3 Prisciantelli, Fortunato, Verrocca, Loiacono. All. Prisciantelli Nicola
SHARKS ACADEMY: Attolico, Marino, 2 Vettone T., Loiacono, Del Core, 1 Carnimeo, Trentadue, 1 De Simon, Roberto, 2 ( 1 rigore ) Vettone G., Borace D., Tursi, Giardino. All. Borace Giuseppe

G.P. Modugno: obiettivo crescita

Gli atleti

Coach Carbonara: “Il nostro progetto è quello di far conoscere ed allargare il movimento pallanuotistico non solo alla città di Modugno ma anche ai paesi limitrofi ”

Con il campionato di serie C al giro di boa, la lotta per la promozione diretta in B è tra la G.P. Modugno e la R.N. Taranto. Le due compagini, a pari punti in classifica, si scontreranno sabato 18 Maggio alle 20:00 nelle acque tumultuose di Taranto per la seconda giornata di ritorno. L’incontro sarà di quelli ricchi di entusiasmo e adrenalina che produrrà in acqua un ottimo gioco e tanta bella pallanuoto.
Ottimo gioco che la G.P. Modugno ha sempre dimostrato in questi anni, sotto l’attenta guida del coach Francesco Carbonara che intervistato per Bari Sud Ovest ci spiega il progetto pallanuotistico presente e futuro del team di Modugno.

 

Sig. Carbonara come tecnico della società Gestione Polivalente Modugno, cosà può dirci riguardo il suo team e il progetto pallanuotistico che intende realizzare?
“La nostra è una squadra composta da giocatori molto giovani (età media 17/18 anni) con l’apporto di due giocatori di esperienza e nonostante la loro giovane età stanno affrontando nel migliore dei modi il campionato di serie C. Posso ritenermi soddisfatto ma non ancora appagato perché devono migliorare ancora molto. Il nostro progetto è quello di far conoscere ed allargare il movimento pallanuotistico, non solo alla città di Modugno ma anche ai paesi limitrofi, affinché si possa avvicinare il maggior numero di persone a questo sano, affascinante e fantastico sport.

Con il campionato di serie C che vi vede in vetta alla classifica, è ben comprensibile individuare già gli obiettivi per la stagione 2012/2013 con la prima squadra. Ci conferma che l’obiettivo è la promozione? Cosa può dirci riguardo gli obiettivi nelle categorie giovanili?
“Come ho già detto prima la nostra è una squadra molto giovane e l’obiettivo principale è la loro crescita a 360°, quindi non solo come sportivi ma anche come “uomini”, ma se dovesse arrivare la promozione non mi dispiacerebbe. Per il nostro settore giovanile invece, essendo una realtà piccola, abbiamo dei “buchi generazionali”, ma riusciamo comunque a partecipare a quasi tutti i campionati con risultati soddisfacenti. Abbiamo una squadra Under 13 composta esclusivamente da ragazzi 2001. Diverso invece per la squadra Under 15 che quest’anno è la nostra “punta di diamante” e con la quale ci stiamo preparando nel migliore dei modi per cercare di raggiungere l’obiettivo più importante e difficile che sono le finali nazionali Under 15 che si terranno a fine Luglio. La squadra Under 17 in ultimo è composta quasi esclusivamente da Under 15, eccezzion fatta per i soli due Under 17, e con la quale puntiamo a fare un ottimo campionato, con l’obiettivo di prepararci al meglio per le semifinali U15 “.

In merito all’organico della prima squadra ci sono state delle cessioni o degli acquisti? Se si, ce ne parlerebbe?
“Più che di acquisti parlerei di “ritorni” di miei ex atleti che dopo un anno sabbatico, hanno deciso di tornare a giocare. Ho perso due giocatori, uno per problemi di distanza e studio ed il secondo per scelte societarie. Il nostro obiettivo è e rimane quello di puntare sul nostro vivaio”

Il Roster G.P. Modugno:

Presidente – Vittorio Scagliarini
Tecnico – Francesco Carbonara

Portieri
Martino Orsi classe 1990
Nicola Loseto classe 1995

Difensori
Arcangelo Logrieco classe 1995
Luca Boniello classe 1995
Davide Fiore classe 1994
Alberto Barresi classe 1987

Centrovasca
Salvatore Carannante classe 1995
Raffaele Maria Longo classe 1996
Eugenio Orsi classe 1987
Antonio Abbruzzo 1987

Attaccanti
Domenico Sifanno classe 1995
Fabio Ficarelli classe 1996
Vittorio Lombardi classe 1986
Davide Piscitelli classe 1993
Roberto Bucci classe 1988
Gennaro Arciuli

Centroboa
Leonardo Fasano classe 1992
Gianluca Quatraro classe 1986
Davide Procacci classe 1995
Giulio Colucci classe 1996

Il Centro Storico di Modugno: Se non lo conosci, non lo ami

Si dice abitualmente che Modugno non abbia un bel Centro Storico. Ben diversamente da altre città a forte vocazione turistica, quali Ostuni, Locorotondo, Cisternino, ecc., il Centro Storico di Modugno, dicono, è brutto, decisamente brutto. Leggevo da qualche parte, giorni fa, una polemica sul suo stato di igiene, di pulizia, sulla raccolta dei rifiuti. Ebbene, il resto di Modugno com’è? A mio parere il Centro storico è più pulito della periferia, non fosse altro perchè, per un connaturato senso di decoro e rispetto nei confronti dei vicini, gli abitanti delle case, specie di quelle che si aprono direttamente sulla strada, ci tengono a pulirne con diligenza il pezzo di loro pertinenza. Certo, poi ci sono quei tratti dove non si aprono porte, o le case sono disabitate, o sono fiancheggiate da edifici pubblici. Ecco: quei tratti sono gabinetti pubblici per colombi, di giorno; per nottambuli gravati da necessità fisiologiche, dopo l’imbrunire. Ma questa è una questione di civiltà per la quale nessun addebito può essere fatto agli abitanti del quartiere costretti, purtroppo per loro, a subire l’affronto e la schifezza.
Qualche tempo fa accompagnavo un gruppo di curiosi, modugnesi e non, in giro per i vicoli narrandone le storie e dovetti fermarmi, perchè il sito lo meritava, nella piazzetta davanti all’Arco dei Santi ed al “Palazzo Motta” (N.B. A Modugno non si fanno i panettoni e quello è il palazzo della famiglia Calò-Cesena sulla Motta). C’era un tanfo di orina così forte che afferrava alla gola e, da cittadino, me ne vergognavo come un cane in chiesa.

Ben diversamente dalla stradella in salita, via La Motta, che conduceva nel cuore di ciò che una volta era stato un castello. qui tutto era pulizia e lindore e la piazzetta in cima era un giardino di graste verdeggianti e fiorite. chissà quanti hanno mai notato lo stemma trecentesco che decora l’architrave di una finestra, o le iscrizioni sui cornicioni delle casetorri? Nomi di famiglie patrizie oggi estinte, come gli Alfarana, dai vaghi (ma poi non tanto) echi moreschi come la bifora sull’arco di via Vergini dove il Vinaccia (studioso di storia dell’arte) favoleggiò un convento scomparso, “le Vergini”, appunto. Se vi affacciaste nella chiesetta di San giovanni, potreste ammirare la maestosa figura di un Dio Padre Onnipotente benedicente una crocifissione fra Apostoli e Santi. E’ un dipinto del XIV secolo, ma se chiedeste chi era Andrea de Jannatio agli abitanti dell’omonimo vicolo che gira intorno alla cappella, chi vi saprebbe rispondere? Più di quindici cappelle e chiese si aprivano lungo le strade, luogo di preghiera e di sepoltura fino a due secoli fa, tanto da poter affermare, citando Carlo Levi, che “l’intero paese è costruito sulle ossa dei morti”. La metà di quelle chiese non esiste più; le superstiti sopravvivono grazie all’impegno di cittadini privati e di confraternite laicali.

A proposito: fino a quando la trecentesca cappella di Sant’Antonio dovrà reggere il palazzo prospiciente? Deve avere molta pazienza, Sant’Antonio, e anche spalle ben larghe se da molti anni continua a reggerne il peso. La fondò un tale De Chirico, detto Malacarne, nel 1376 e la dedicò a Sant’Antonio di Vienne, protettore dei malati di erpes zoster (il “fuoco di Sant’Antonio”); oggi potremmo intitolarla a Sant’Antonio al Puntello, protettore di chi porta pazienza.
Come questa chiesa, il Centro Storico sopravvive in bilico fra restauro e degrado, ristrutturazione e abbandono. E’ facile parlare di riassetto urbanistico e di rivalutazione del patrimonio storico-architettonico: senza denari non si cantano Messe. Il lastricato di belle basole bianche si è fermato tra via Carmine e Piazza del Popolo. Le altre strade sono rimaste al lastricato più antico che meriterebbe un po’ di manutenzione oppure è coperto dal bruttissimo asfalto che fu steso anni addietro per coprire il selciato sconnesso, in nome della modernità. Perché è qui il tallone d’Achille del nostro Centro Storico: il Modugnese è stato sempre attratto dal nuovo e dal moderno (e di questo non gli si può fare torto) specialmente se di nuova residenza, immigrato da ogni parte d’Italia attratto dal lavoro nella Zona Industriale. Le vecchie case non si addicevano ai moderni criteri abitativi e nuovi quartieri sono sorti per soddisfarne le necessità. E’ forse un male? No. Ma questo ha generato un effetto negativo: i più deboli sono rimasti indietro. Le case vecchie sono rimaste ai vecchi o a chi non poteva permettersi una casa nuova. Ci sono stati anche di quelli che son voluti rimanere spontaneamente. Hanno scommesso il loro futuro sul passato rimodernando le case a costo di sacrifici, magari accorpando più unità abitative, convinti del valore di una residenza storica perché, senza radici nel passato, un paese non ha futuro.

Per questo invito chi legge questa pagina a passeggiare per il Centro Storico, a soffermarsi per osservare la bellezza dei particolari architettonici seminascosti che ingentiliscono le vecchie case: piccole foglie scolpite sugli spigoli dei fabbricati, date incise in caratteri cinquecenteschi, stemmi, teste antropomorfe sorridenti o sbeffeggianti che si affacciano dagli angoli o di sotto i balconi dei palazzi rinascimentali. A chi ne sapesse leggere i segni, la chiesa Matrice saprebbe narrare quattro secoli di storia.
Fate una passeggiata nel Borgo Antico, tra via Conte Rocco Stella e piazza Romita Vescovo, via Carmine, Piazza del Popolo e intorno alla Motta, magari con la guida di Modugno tra le mani: non è Roma o Firenze, ma non vi dispiacerà.
Imparate a conoscere la nostra Storia, imparerete ad amare il vostro Paese.