Vittime della strada: l'associazione AGUVS 'Flavio Arconzo' organizza sit-in di protesta

Associazione Gruppi Uniti Tutela e Giustizia per le Vittime della StradaComunicato stampaSIT-IN DI PROTESTA: Domenica 3 Aprile dalle 16.00 alle 20.00 sulla S.S. 172 Dir, nei pressi del distributore Agip alle porte di Fasano.
L’AGUVS di Fasano “Flavio Arconzo” – Associazione Gruppi Uniti Tutela e Giustizia per le Vittime della Strada –  dice : “ Basta alla Statale della Morte”, e domenica 3 aprile invita tutti quanti a partecipare alla manifestazione di protesta sulla S.S. 172 dei Trulli.

La Strada Statale 172 Dei Trulli è un importante arteria che si snoda in Puglia collegando il barese alla Valle d’Itria, toccando o attraversando i Comuni di Casamassima, Turi, Putignano, Alberobello, Locorotondo, Fasano, Martina Franca e Taranto. Insomma, una strada che collega l’Adriatico allo Jonio, il nord con il sud; e con un alta densità di traffico. Pensiamo al trasporto su gomma proveniente da Basilicata, Calabria e Sicilia,  che prima di smistarsi per andare verso il nord, deve transitare dalla 172, e precisamente passando per la diramazione che parte da Taranto e passando per Martina Franca e Locorotondo, arrivare a Fasano, da dove può immettersi sulla  S.S. 16 per prendere direzione nord o sud della dorsale adriatica.
Il tracciato di circa 85 chilometri è particolarmente suggestivo per la caratteristica del paesaggio costellato dai tipici trulli, ma questo ormai poco importa, dal momento che la strada è divenuta tristemente famosa per l’alta pericolosità e per i tanti mazzi di fiori, lapidi e striscioni commemorativi disseminati lungo tutto il percorso. Siccome i morti restano solo nella memoria di chi li ha amati, mentre svaniscono da quella del resto del mondo, vorrei fare solo qualche esempio di incidente avvenuto sulla famigerata Statale. Uno, che per la sua gravità mi auguro non sia stato dimenticato: lo scontro frontale nel tratto Fasano – Laureto  di un camion e un autobus, il 3 luglio 2008, che fece 6 morti e circa 35 feriti. In quel punto la strada è stretta, e due mezzi pesanti si incrociano con difficoltà, quindi non è impossibile che possano sfiorarsi, perché non hanno spazio alla propria sinistra, in quanto da un lato c’è il costone di roccia (con arbusti e alberi non sempre tagliati), e dall’altra lo strapiombo che vede sotto la cittadina di Fasano. Un altro è l’incidente dell’11 luglio 2009 presso Turi con 4 morti e 2 feriti. Questi solo due tra gli ultimi con bilancio pesantissimo, ma di morti ne conta tanti quella strada, e tra essi mio figlio, Flavio, 17 anni.
Il 18 ottobre 2006 mentre viaggiava in direzione Locorotondo per tornare a casa, un criminale, che a causa di uno pneumatico sgonfio aveva fretta di immettersi nel distributore Agip alle porte di Fasano, non rispettò una semplice regola di precedenza mentre svoltava a sinistra, e sbalzò Flavio dalla moto. Ma anche qui la strada, o meglio chi la gestisce, ha le sue responsabilità. Infatti all’apertura del suddetto distributore furono tante le polemiche, perché si aveva la sensazione che il posto già di per sé pericoloso, lo diventava ancora di più con l’alto numero di mezzi che sarebbero entrati e usciti nell’area…. inoltre senza uno spartitraffico che evitasse manovre sconsiderate. Puntualmente si verificò la prima tragedia, con la morte di un giovane centauro fasanese di 20 anni. Travolto e ucciso da criminale che usciva dall’area di servizio. Ripresero aspre le polemiche, ma dopo qualche tempo si tornò a nascondere la testa sotto la sabbia…fino a quando fu la volta di mio figlio.
E ancora una volta tutti a urlare che era un’altra tragedia annunciata e che quella strada e quel posto andavano messi in sicurezza; ma dopo un po’ come di consueto tutto tornò a tacere…

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