Vittime della strada: l'associazione AGUVS 'Flavio Arconzo' organizza sit-in di protesta

Ora non siamo più disposti a stare in silenzio. Mentre Gestori e Istituzioni fanno le loro incomprensibili tavole rotonde facendo trascorrere gli anni senza aver fatto niente di concreto, la “Strada della morte”, diventa sempre più insidiosa e ricca di mazzi di fiori.Gli incidenti sono all’ordine del giorno, e ancor più frequenti sono quelli di cui non parlano i notiziari e passano inosservati solo perché non causano vittime e feriti.La 172 è una strada vecchia di svariati decenni, mai ammodernata e mai messa in sicurezza, anche se, praticamente da sempre, si fanno riunioni e tavole rotonde che promettono lavori imminenti che però non abbiamo mai avuto il piacere di vedere. Una strada che alcuni decenni addietro, poteva andar bene rispetto ai pochi mezzi circolanti; ma non con l’attuale portata di traffico. Ormai la situazione va a peggiorare sempre di più, e vorrei portare all’attenzione di tutti il tratto Laureto – Fasano ove è divenuta veramente insostenibile, in quanto a tutti i vecchi problemi  di insicurezza della Statale, si è aggiunto quello nuovo e insidioso del manto stradale molto sdrucciolevole, e bastano poche gocce di pioggia per assicurare 2-3-4 incidenti nell’arco di poche ore. A testimonianza di ciò, nel breve tratto di soli 5 km ridotto come un percorso di guerra, si possono vedere molte zone con muretti demoliti; decine di metri di guardrail abbattuti con diversi cantieri (segnali per rallentare e reti arancioni) messi per “proteggere” le zone lasciate scoperte dalle barriere mancanti; zone che in alcuni casi si affacciano su alti strapiombi; e tanti rottami di auto che  occupano il bordo della strada, tutti a testimoniare i tanti incidenti di cui non si hanno notizie in quanto gli sfortunati automobilisti scivolando vanno a sbattere contro muretti e guardrail (demolendoli)…ma non avendo controparti, rimettono in moto e vanno via…con l’auto danneggiata, ma fortunatamente con la pelle integra…Fino al prossimo morto.
Una strada teatro di un importante cronoscalata nazionale che si svolge annualmente: la Fasano-Selva, e che ha il suo punto di partenza proprio nel punto in cui l’asfalto si è macchiato del sangue di mio figlio….Come dicevo, io sono solo una mamma, ignorante in molte cose, ma il dubbio, feroce, si insinua: che sia questo il motivo per cui si finge di non vedere la pericolosità di quella strada, in particolare del tratto in questione? E’ forse questo il motivo per cui in quel punto non è stato messo uno spartitraffico o una rotatoria? E’ per questo motivo che l’asfalto di quel tratto di strada è più scivoloso del resto del perscorso?
E’ possibile che si preferisca dimenticare che quella statale è un importante e trafficata arteria che collega il nord con il sud, e si preferisce tenerla nelle attuali condizioni per non far perdere competitività  e interesse alla gara?
Scopo della protesta, quindi, è lanciare il nostro messaggio alle Istituzioni locali, regionali e di Governo affinchè facciano qualcosa di concreto al fine di evitare ulteriori morti e danni a cose e persone. “BASTA ALLA STATALE DELLA MORTE”

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