Una consulta per le attività produttive

 

I dati sull’andamento economico della maggior parte delle aziende presenti nel territorio Modugnese sono allarmanti. Il settore, già in crisi da anni, vede aumentare lo stato di sofferenza a causa della pandemia e degli ultimi dispositivi normativi sul fenomeno emergenziale. Alla luce di quanto accade risulta di fondamentale importanza avviare, con la massima urgenza, un confronto tra l’amministrazione pubblica e il settore delle attività produttive.

Un confronto/raccordo tra l’amministrazione locale e le varie associazioni di categoria che favorisca le azioni e le soluzioni proposte dal mondo produttivo. È nel programma politico di questa amministrazione la costituzione delle consulte cittadine al fine di favorire e garantire equità, democrazia e trasparenza nelle attività istituzionali.

È del tutto evidente che la costituzione di una Consulta per le Attività Produttive agevolerebbe il superamento delle difficoltà che gravano sulle categorie produttive. Artigiani, commercianti, ristoratori, operatori turistici e dei servizi, agricoltori, attendono con fiducia questa “prima pietra” sulla quale sviluppare le sinergie utili alla salvaguardia dell’economia modugnese. Con la Consulta l’amministrazione avvierebbe il positivo confronto con le associazioni di categoria sulle misure più opportune per la difesa di tanti posti di lavoro

La consulta, strumento di conoscenza delle realtà e dei bisogni locali, agevolerebbe l’Amministrazione nella elaborazione di politiche di promozione e di sviluppo delle attività economiche. Promuoverebbe la ricerca di finanziamenti, l’elaborazione di progetti, incontri, dibattiti e iniziative mirate alla crescita dei settori del commercio e delle attività produttive in genere.

Sarebbe uno strumento prezioso, un interlocutore propositivo e consultivo per conoscere le problematiche dei commercianti, degli artigiani e delle attività turistiche e ricettive del territorio. Inoltre, in discontinuità con le passate amministrazioni, la consulta riporterebbe lo sviluppo dei settori produttivi, da troppo tempo trascurati, al centro della discussione politica. Una Politica vera, quella con la P maiuscola, quella che mette in campo tutte le energie per agevolare l’impegno di chi genera lavoro nel territorio.

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