Un’altalena di emozioni per Modugno

Finalmente ci siamo! L’altalena per diversamente abili, acquistata con il ricavato della III edizione della Notte Bianca dello Sport, è già arrivata in città e dal giorno 27 agosto sono iniziati i lavori d’installazione all’interno del parco comunale “San Pio” di Modugno.
L’ inaugurazione avverrà Domenica 21 settembre 2014 alle ore 10.30.
L’intera associazione socio-culturale “Piazza Pubblica” si ritiene soddisfatta del risultato del lavoro svolto quest’estate e ringrazia tutti i partecipanti per aver generosamente contribuito alla realizzazione del progetto. Ciò che si sta installando in questi giorni non è una semplice altalena, ma una “altalena di emozioni”, la prima nella nostra città.
Giusto è ricordare che la Notte Bianca dello Sport ha sempre avuto uno scopo benefico: in occasione della prima edizione con i proventi è stato acquistato un defibrillatore donato al palazzetto dello sport; mentre lo scorso anno è stato finanziato il progetto “Educare alla Vita, Educare allo Sport” rivolto ai minori del “Centro Diurno – A Casa di Francesco Pio” di Modugno. La finalità del progetto è stata quella di inserire i minori all’interno delle società sportive locali, convinti del notevole potenziale educativo dello sport.
Queste le parole del presidente Gianluca Longo: “Siamo molto felici di esser riusciti a raggiungere l’obiettivo grazie, ovviamente, anche a tutti coloro che hanno partecipato o in qualche modo contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo. Siamo soddisfatti ed emozionati perché ciò che abbiamo fatto faticando, ma anche divertendoci, in fondo non è altro che un regalo alla città. E non solo. Le altalene per diversamente abili non sono molte, quindi non possiamo che essere ancor più contenti in quanto quella installata a Modugno sarà messa a disposizione anche per chi abita nei paesi limitrofi. Sarà una giostra che donerà dei piccoli ma intensi momenti di gioia a tutti coloro che non hanno mai potuto provare questa esperienza. Ed è proprio per questo che ci piace chiamarla “altalena di emozioni”.
E, concludendo, ci teniamo a sottolineare che tutto quello che è stato fatto non è nulla di eccezionale. Emozionante, certo… ma non eccezionale. Siamo abituati a non operare in questa maniera, però se tutti cominciassimo si tratterebbe di pura e semplice normalità: un’eccezionale normalità.”

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