A scuola? Meglio a ‘piedibus’ con i compagni di classe

Andando indietro con la memoria, qualcuno potrà ricordare i bei tempi della fanciullezza, quando si spettavano i compagni di classe in qualche luogo dove ci si era dati appuntamento per andare insieme a scuola. Qualcuno ricorderà persino come la stessa maestra spesso prendeva in custodia i suoi alunni e assieme percorrevano la strada. Oggi questa immagine gioiosa è ancora visibile e qualche genitore ha voluto riproporre ai figli la stessa esperienza. Certo, i tempi sono cambiati, le strade sono più insicure e serve più vigilanza, ma questo non è un problema insormontabile. Questo è lo spirito che ha permesso la realizzazione del progetto scolastico regionale ‘Piedibus’ che, dal 16 aprile, vede protagonisti gli alunni della scuola elementare ‘V.Faenza’ del 3° Circolo Didattico di Modugno. L’obiettivo dell’iniziativa è essenzialmente formativo: educare gli alunni all’orientamento territoriale, per una conoscenza più profonda del territorio che vivono, partendo proprio dal tragitto che li porta a scuola. Per acquisire questa abilità d’orientamento ai ragazzi è stato offerto tutto il materiale necessario, vale a dire mappe e materiale distintivo, inclusi i giubbotti catarifrangenti gentilmente offerti dall’associazione ‘don Tonino Bello’ presieduta da Vito Del Zotti. Il progetto, svolto nella massima sicurezza e prevenzione di ogni rischio per gli alunni, è stato reso possibile anche grazie a un gruppo di genitori volontari, alla Fiso (Federazione italiana sport orientamento, ndr), alla Protezione civile e all’associazione ‘Vox Amica’. L’impegno dei numerosi soggetti ha permesso la realizzazione di tre percorsi che, partendo da luoghi diversi della città (via Bitonto, Piazza dei Caduti e via Bitritto) raggiungono tutti la scuola interessata alle 08:10, in perfetto orario per lo squillo della tanto cara campanella. Duplice il beneficio: per la natura che ne trae giovamento dall’utilizzo di meno macchine, e per gli alunni perché quando saranno grandi ricorderanno l’esperienza con la nostra stessa nostalgia.

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