Parte da Modugno la prima interrogazione a carattere regionale sulla DSA

altIn seguito all’incontro avvenuto nello scorso dicembre tra Giovanna Bellino e Vito Del Zotti con il rappresentante nazionale dell’associazione Agiad (associazione genitori insegnanti e amici della dislessia), nella persona della dott.ssa Cristina Milazzo segretario Generale, con Anna Laudisa rappresentante territoriale Agiad Bari, Maria Assunta Di Pinto rappresentante territoriale genitori e Tania Di Lella Della Malva consigliera del III circolo didattico (Vito Faenza), i consiglieri locali Pd hanno presentato (prot. n° 2011000011241) presso la Presidenza del Consiglio Regionale per conto dell’associazione Agiad,  una proposta di deliberazione avente per oggetto indirizzi per l’applicazione art.3 della legge n. 170/10 in materia di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Dsa) in ambito scolastico. Negli ultimi anni, infatti,  questo tipo di disturbo  nei bambini che frequentano le scuole elementari si sta accentuando, tanto che in  alcune regioni come Liguria, Piemonte, Lombardia e Toscana, la politica è intervenuta con provvedimenti ad hoc per attenuarne il disagio. Anche in Puglia sembra che la gravità del fenomeno sia stata recepita e l’occasione ha permesso al capogruppo regionale Pd, Antonio De Caro di cogliere la palla al balzo concretizzatasi attraverso un interrogazione. Nella questione posta all’assessore regionale della Sanità Fiore, il consigliere regionale Pd, ha rivolto l’attenzione su quali iniziative si intendano assumere per la riduzione dei tempi di attesa ai fini dell’accertamento di diagnosi dei disturbi specifici di apprendimento (Dsa).

Decaro spiega che l’interrogazione nasce dalla sollecitazione della sede barese dell’Associazione genitori, insegnati e amici della dislessia (Agiad), che in nota alla Regione Puglia ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce al fine di ottenere elevate percentuali di guarigione o miglioramento, attraverso un percorso riabilitativo che coinvolga gli operatori del settore (psicologi, neuropsichiatri e logopedisti), ma al contempo anche famiglie e insegnanti con interventi didattici. Per questo l’Agiad – continua Decaro – ha proposto che la validità delle diagnosi di Dsa sia certificata anche da specialisti privati in ambito scolastico, al fine di accorciare i tempi di accertamento che ora sono troppo lunghi proprio a causa della carenza di centri diagnostici nella regione, facenti capo al sistema sanitario nazionale. Nell’interrogazione il capogruppo del Pd ricorda inoltre la legge nazionale n°170 sulle nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico, che riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento e che dispone a favore di alunni e studenti con diagnosi di Dsa, l’attivazione presso le istituzioni scolastiche, di apposite misure educative e didattiche individuate e personalizzate, nonché  di specifiche forme di valutazione, anche in sede di Esami di Stato. Proprio l’art.3 della legge 170 precisa Decaro, prevede che, nei territori in cui la diagnosi di Dsa non possa essere rilasciata dalle strutture specialistiche del servizio sanitario nazionale, le regioni possono nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, prevedere che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o da strutture accreditate. Infatti, ricorda il capogruppo Pd, anche l’articolo 52 della legge regionale pugliese n°4 del 2010 sulle norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali, prevede una serie di interventi in favore di persone affette da dislessia e da Dsa, tra cui il potenziamento specialistico dei centri pubblici. Siamo certi – conclude Decaro – che l’assessore Fiore riuscirà a individuare la soluzione idonea ad affrontare al meglio la questione.

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