Lo spettacolo è iniziato

È arrivato il tempo dei comizi in piazza sedile. È sempre uno spettacolo assistere ai comizi dei politici. Sembrano attori che interpretano una parte. Ci sono quelli bravi e quelli che si impappinano sentendo addosso il peso delle centinaia di occhi che li osservano. Non c’è da ridere, parlano del futuro della città, ma a volte non si resiste, sembra di essere al cinema. Ascolti uno e viene in mente il titolo di film come “Orlando Furioso” o a “È arrivato Sartana – hai chiuso”, oppure ancora “ … ne rimarrà solo uno” e speriamo per carità cristiana che non gli stacchino la testa. Ascoltando un altro il pensiero corre a “I magnifici sette”… che rimarranno fuori. I titoli dei film a volte descrivono meglio di tante parole quello che si vede in piazza. Al comizio di uno assistono “Quattro mosche di velluto grigio”, molti di più sono “Alì babà e i quaranta ladroni”, non c’è “la pantera rosa”, purtroppo però c’è “Il magnifico idiota” e “La preda” che viene invitata a votare.  Osservando da vicino i volti estasiati di chi li circonda il pensiero corre a “Le mani sulla città”. Per qualcuno è un bene che a parlare sulla scalinata non ci sia il politico appassionato a “Lolita” ma molti altri vorrebbero assistere a “Sesto non rubare”. E non al cinema.
E i manifesti? Anche i manifesti riportano alla mente spettacoli già visti. “I vitelloni” , “Gli intoccabili” e quell’altro non è spiccicato a “Il ritratto di Dorian Gray”? E non per quello che ritraggono ma per i luoghi in cui sono posti vengoo in mente “La strada”, “Sentieri selvaggi”, “I ragazzi della via Pal”. Alcune facce sono state attaccate ai cassonetti dei rifiuti, altre alle cabine del telefono, per decenza non ai bagni pubblici. “Vendetta” per lo scarso compenso, promesso, per il servizio di attacchinaggio svolto?

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