ASD Modugno costretta a giocare in altri impianti vista l'inadeguatezza delle strutture locali

Accrescere le strutture sportive locali ed evitare migrazioni fuori città al fine di non perdere la tifoseria. Spostarsi comporta notevoli costi da parte della società e disagi dei giocatori.

Nonostante l’ottimo campionato che la compagine del presidente Vittorio Zizzari sta conducendo è doveroso chiedersi come mai la squadra ad inizio anno sia stata costretta ad emigrare a Ruvo. Gli uomini di Bellarte, infatti, sia per le gare ed in parte per gli allenamenti sono costretti ad un frenetico quanto inverosimile andirivieni da e verso un palazzetto dello sport che dista decine di chilometri da Modugno.

Ciò a causa dell’inefficienza del locale palazzetto, al regolare svolgimento di un campionato di A2. La struttura nella quale i ragazzi di Zizzari avrebbero dovuto giocare le gare casalinghe ha una capienza di circa trecento posti, mentre per un campionato di questa levatura ne serve uno che ne possa contenere almeno un migliaio. Senza voler entrare in questioni di natura politica, è difficile non pensare come un’entità sportiva locale, fiore all’occhiello della cittadina alle porte di Bari, non venga tutelata come dovrebbe.

Se non fosse per la passione del presidente e del suo staff di collaboratori, anche questa bella espressione dello sport locale, come successo per altri sport cittadini, avrebbe già detto la parola fine. Andare fuori comporta notevoli esborsi di denaro, tempi lunghi per gli spostamenti, sacrifici, ma soprattutto perdita di tifosi nostrani, scoraggiati dalle trasferte.

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