Una allegra riunione di famiglia

La famiglia “numerosa” della sinistra modugnese

si è riunita ieri sera, 27 giugno, nella sala “le Volte”, messa a disposizione dall’avvocato Fabrizio Colavecchio nel palazzo della sua residenza famigliare, in via Conte Stella. Famiglia numerosa, “allargata” dalle “espressioni più vitali delle associazioni di Modugno” e con l’obiettivo “di aprirsi a tutti coloro i quali vorranno condividere valori, progetti e percorsi” come riportato nell’invito/post all’incontro con “l’assemblea dei cittadini” egregiamente presentato dalla giornalista Roberta Marinelli. L’incontro fra i numerosi “parenti” e ospiti della sinistra locale, si è svolto, come è giusto che si svolgesse, nello stesso clima che è possibile riscontrare nelle riunioni famigliari durante le feste di Natale/Pasqua e nei ricevimenti dei matrimoni: baci, abbracci, complimenti, come va, tutt’apposto? ci vediamo, mi raccomando chiamami.

Dopo la professionale presentazione dell’evento, svolta dalla giornalista Marinelli, hanno preso la parola i rappresentanti dei partiti e delle associazioni costituenti la variegata compagine del centro-centro-sinistra modugnese. Saluti di rito, inviti allo stare stretti stretti, vicini vicini, tutti uniti e scordiamoci il passato, abbiamo un unico obiettivo. Poi come in tutte le feste famigliari prendono la parola i parenti più anziani, quelli che conservano i ricordi degli avvenimenti più importanti della famiglia, quelli che non hanno paura di dire le cose come stanno e quello che è successo in passato: il prof. Fedele Pastore è uno di questi. Nella sua consueta maniera di esporre gli argomenti, ha riportato al centro dell’attenzione dei presenti il reale obiettivo dell’”assemblea dei cittadini”, quello di risvegliare, nella città, il dibattito politico fra le varie espressioni delle forze politiche modugnesi che hanno a cuore il destino della città. Come, però, tutti i parenti illustri delle famiglie numerose, anche il prof. Pastore immagina che la sua famiglia sia la “migliore di tutte le altre”. Pur essendo consapevole della attigua presenza di un invitato “estraneo” alla sua famiglia, come chi scrive, dichiara, (sicuro dell’impunità determinata dalla nostra ormai pluriennale abitudine ai frequenti confronti dialettici su questioni, scusate il termine, politici) che il sindaco Magrone ha le stesse caratteristiche di un uomo di destra.

Magrone di destra! Caro prof. la tua famiglia allargata e aperta di centro-centro-sinistra, deve ringraziare la plurima, nefanda gestione della città da parte di Nicola Magrone e delle sue onniacconsenzienti e silenti maggioranze se ieri sera vi siete riuniti e ritrovati così in gran numero. L’atroce verità, che ieri sera nessuno dei tanti parenti della tua numerosa famiglia ha voluto ricordare, è che l’ex onorevole Magrone ha vinto, per ben due volte, le elezioni, grazie a qualche marchiana sopravvalutazione dei candidati e ad alcuni vostri primi cugini e compari d’anello, che bene avete fatto a “diseredare”, parenti che osano ancora farsi vedere, seppur di soppiatto e in maniera defilata, anche durante un incontro al quale ho partecipato condividendone, convintamente, l’obiettivo del “risvegliare, nella città, il dibattito politico fra le varie espressioni delle forze politiche modugnesi”.

In ultimo, una chiosa sulla proposta, avanzata dal signor Nicola Mele, che provocatoriamente ha invitato i consiglieri comunali di opposizione, tutti presenti, a rassegnare le dimissioni dal consiglio per poter impiegare meglio il loro tempo occupandosi dei problemi dei cittadini di Modugno. Provocazione che attirerebbe l’attenzione dei giornali nazionali sull’attuale amministrazione. Sono d’accordo visto che, a quanto mi dicono alcuni tuoi parenti, nemmeno il Prefetto di Bari riesce ad intervenire positivamente per porre fine a questa obbrobriosa gestione cittadina.

P.S. per le altre foto di famiglia altri hanno già provveduto.

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2 commenti

  1. fedele pastore

    LETTERA AL DIRETTORE
    Egregio direttore,
    desidero ringraziarti delle benevoli attenzioni che, di quanto in tanto, mi rivolgi con cortesi resoconti di mie presenze o di miei interventi in pubblico. Anche stavolta non hai mancato di esporti, sebbene con salace ma garbata ironia (almeno così mi è parso di intendere) su un mio intervento a l’Assenblea dei Cittadini del 27 giugno scorso. L’hai fatto con il “mestiere”, l’abilità e la furbizia del giornalista. Sebbene di parte e sebbene affibbiandomi l’epiteto di anziano nostalgico (anziano sì ma nostalgico da dove lo prendi?). Hai estrapolato, da una dissertazione più ampia, una mia opinione sull’Amministrazione Comunale, le cui evidenti connotazioni di destra non vengono messe in dubbio, ormai, nemmeno dagli antropologi e dagli esegeti della politica modugnese. Beninteso – chiariamo subito – non che DESTRA sia una parola cattiva o che essere di destra sia una ignominia. Vi sono tanti esempi illustri, oggi, a livello nazionale (i Mattei lombardi, quelli toscani, calabresi, emiliani per citarne alcuni) e in periferia; e ve ne sono stati in passato, certo con diverse sfumature. Per non dire del leghismo e del pentagrillismo di ora. Essere di destra è una condizione culturale, esperienziale, talvolta psicologica che dà conto di un vissuto e di tanta interiorità di quanti assumono comportamenti, atti scelte, provvedimenti, azioni, appunto di destra, che induce alla supponenza, alla presunzione, all’arroganza, alla prevaricazione. Il 27 giugno scorso si è riunito il Terzo Stato Modugnese, quello che è stato vessato, emarginato, trascurato offeso e vilipeso da comportamenti tracotanti e pregni di intolleranza, si è riunito assieme a quei consiglieri comunali che, tra qualche errore o approssimazione (come vedi non ritengo che la mia famiglia sia la migliore di tutte), hanno tentato – ignorati, inascoltati o ingiuriati – di dare un apporto utile e benefico a Modugno. E ora questo Terzo Stato ha il dovere di dare una speranza alla nostra Comunità che, copiosa, è stata presente, lì in via Conte Stella, e alla quale bisogna dare una prospettiva credibile di miglioramento della loro condizione nel rispetto di Leggi, Statuti, Regolamenti, Costituzione Italiana sovente calpestati se non – addirittura – sconosciuti; perché non ci vuole mica l’oracolo di Delfi o l’indovino Tiresia a riferirci della catastrofe se, di nuovo, forze di destra fossero designate al governo cittadino. Questo, caro direttore, è emerso dall’Assemblea dei Cittadini, proprio come avvenne il 27 giugno 1789 a Parigi allorché si costituì l’Assemblea Nazionale che ha fatto la storia, con i suoi atti conseguenti, dei popoli e delle democrazie più avanzate. Questo è l’auspicio che, nella pacatezza e con il sorriso si sono augurati i presenti e – se ti piace dirlo – proprio come in una festa di famiglia, che è preparata a ricevere attacchi, ritorsioni e vendette anche da esponenti del I° e II° Stato, ritornerà – spero – a ritrovarsi per definire assieme ogni azione utile per Modugno. Tutto il resto consegniamolo alla Storia.
    Con cordialità
    Fedele Pastore

  2. Michele camasta

    Fedele, ti ringrazio per questa informazione così letteraria e così utile! io ho avuto altre notizie da partecipanti all’assemblea non molto gradevoli.Per esempio ,l’incontro pure molto affollato,è stato caratterizzato da presenze e convenevoli di scarso valore utile alla vera rinascita di Modugno.
    …!Poca attenzione ai veri problemi ….!comunque avremo modo di parlarne…ciao alla prossima!

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