“I dati sulla tornata elettorale che in Puglia ha interessato 59 Comuni,
danno con chiarezza almeno due motivi sui quali occorre una seria riflessioni da parte, a mio avviso, di tutte le forze politiche e in particolare di quelle moderate e riformiste che rappresentano tutt’ora l’ossatura della nostra società.
Abbiamo infatti dimostrato che, a maggior ragione quando si tratta di elezioni comunali ovvero quando il nome del candidato ha maggior forza trainante del partito di appartenenza, le scelte giuste vengono ampiamente ripagate dall’elettorato. Ed è il caso di Brindisi, dove un’ampia coalizione moderata ha affidato il mandato di rappresentarla a Ferdinando Marino, il nostro candidato che è approdato al ballottaggio forte già del +12% rispetto alla sua concorrente. Nel Comune capoluogo, reduce per altro da un tormentato periodo di amministrazione locale, la voglia di chiarezza, lealtà, esperienza e trasparenza hanno premiato il candidato in grado di dare realmente una svolta rispetto a quanto accaduto nel recente passato. Ma occorre riflettere, ancora di più, su un altro dato: non è possibile infatti – come ormai accade non solo in Puglia, ma in tutta Italia – che il sindaco, che dovrebbe essere la massima e totale espressione della volontà dei cittadini, rappresenti in realtà più o meno un solo elettore su quattro. Non è possibile continuare ad assistere a questa continua erosione di voti a danno del sacrosanto diritto/dovere di partecipazione attiva e democratica alla scelta di chi guiderà direttamente la comunità di appartenenza. E in Puglia, ancor più dei risultati, brucia quel 69% di votanti, con altri quattro punti in meno rispetto alle precedenti elezioni. Dobbiamo riportare i cittadini alle urne e questo deve essere lo sforzo che già da subito diventa necessario per la crescita democratica del Paese. Serve, da subito, una nuova politica capace anche di parlare alla pancia del Paese, ma che allo stesso tempo proponga soluzioni attuabili alle problematiche che soffocano la nostra società. Tanto dobbiamo a chi ci ha già concesso la propria fiducia, e ancora di più a chi pur legittimamente ha deciso di rassegnarsi, estraniandosi e disinteressandosi della collettività di cui deve invece tornare appieno a far parte”.
Peppino Longo
Vicepresidente Consiglio
Regione Puglia