La “vigliaccata” di “scaricare” l’Udc: l’opposizione ora potrebbe avere i numeri per mandarli a casa

 

 

“Una vigliaccata”, “un’offesa al partito”. L’opposizione non risparmia i commenti sulla rottura Pd-Udc a quasi nove mesi da quell’accordo definito da molti “scellerato”, ma pur sempre “una stretta di mano che andava onorata”.

A margine del Consiglio comunale (che non si è tenuto per l’assenza della maggioranza, di cui riferiamo in altro articolo), il nuovo punto all’ordine del giorno tra i consiglieri “superstiti” è l’ultima mossa del sindaco Gatti: nominare l’ex revisore dei conti Marra al posto del dimissionario Bellomo, scatenando la reazione dell’Udc che ha annunciato pochi giorni fa la sua distanza dalla maggioranza. “Questa è chiaramente una sconfitta per l’Udc – commenta Enzo Romito, consigliere comunale del Pdl la dimostrazione lampante che l’Udc, secondo il sindaco Gatti, non aveva persone all’altezza di ricoprire il ruolo di vicesindaco. È un’offesa sicuramente alle persone che rappresentano in Consiglio comunale il partito – dice Romito – e anche al di fuori, tenuto conto che è il partito più votato alle ultime elezioni comunali. Ed è ancora  più clamoroso il distacco che con la nomina di Marra il sindaco sancisce nei confronti della città, perché di fatto i due assessorati più importanti, finanze e urbanistica, sono affidati a due non modugnesi. Un atteggiamento incomprensibile a fronte dell’immobilismo totale che continua a prevalere”.

Romito attacca le scelte dell’amministrazione e torna a chiedere, come ha già fatto molte volte in questi mesi, che “Gatti vada a casa”. “Deve andar via il prima possibile – dice Romito – perché sta soltanto facendo tragicamente danni. Mi auguro che questo passaggio (l’Udc all’opposizione, ndr) ci porti a rafforzare questa minoranza almeno a livello numerico e avere nuovi stimoli per mandarli a casa. In queste condizioni l’incompetenza è la cosa peggiore per la vita amministrativa di una città. Non c’è un solo provvedimento di cui questo governo può andar fiero. E ora l’uscita dell’Udc ripropone gli ultimi 10 anni di amministrazione, quando cambiavano continuamente le giunte. Siamo tornati sulla vecchia via, quando le persone si prendevano e si buttavano a mare secondo gli equilibri che servivano per andare avanti. Se ci fosse stata fiducia piena – conclude Romito – avrebbero fatto l’accordo al primo turno. Si è partiti con diffidenza. Una stretta di mano è venuta meno, anche se in campagna elettorale Bellomo ha sostenuto lealmente il sindaco Gatti e oserei dire che è stato decisivo per la sua vittoria. Però è chiaro che non c’era fiducia, altrimenti avrebbero fatto l’apparentamento. E in quel caso oggi Gatti avrebbe scontentato l’Udc, scegliendo di andare tutti a casa? Non credo proprio”.

Non distante da quella di Romito, la posizione del consigliere dei Moderati e Popolari, Sergio Cavallo. “L’uscita dell’Udc dalla maggioranza riequilibra le forze politiche dell’opposizione in questa amministrazione. Il sindaco dopo essersi servito dell’Udc per vincere il ballottaggio l’ha scaricato. Se fosse stato fatto l’apparentamento Pd-Udc, non credo che in questa circostanza il sindaco avrebbe scaricato l’Udc. E’ una vigliaccata”. E sulla nomina di Marra: “Nulla da dire sulla persona – dice Cavallo – Marra è un professionista serio. Non è però da condividere la modalità della scelta. Se, come ha detto il sindaco, la scelta è tecnica, avrebbe dovuto rivedere tutta la Giunta secondo lo stesso criterio”.

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