Om Carrelli, 3 aziende pronte a rilevare lo stabilimento modugnese

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Il sindaco, Mimmo Gatti

Om Carrelli, spiraglio di luce dopo l’incontro (tenutosi stamattina presso Confindustria), tra azienda, Sofit (la società incaricata da Om di individuare eventuali soggetti interessati ad avviare iniziative di riqualificazione del sito produttivo), istituzioni e sindacati. “In seguito ad un’approfondita analisi del contesto industriale, tecnologico, giuslavoristico e socio-economico – si legge in una nota dell’azienda – Sofit ha da subito individuato una rosa di aziende idonee a subentrare ad Om operanti nel comparto meccanica e elettrotecnica, nell’automotive, nelle energie rinnovabili e nella carpenteria. Circa una dozzina tra queste società si sono inizialmente dichiarate interessate ad analizzare le specifiche dello stabilimento di Modugno. In particolare tre aziende – rende noto la Om – tutte operanti nel settore automotive, hanno mostrato concreto interesse e con esse si sta proseguendo in un percorso di analisi finalizzato a valutare le possibilità di attuare un progetto di reindustrializzazione dell’impianto di Modugno. A tal scopo, i rappresentanti delle società interessate hanno già compiuto i primi sopralluoghi presso lo stabilimento. Tutte le società interessate a subentrare ad Om sono state e saranno attentamente analizzate da Sofit e Om – assicura l’azienda – al fine di verificarne la solidità e l’affidabilità, la validità del business plan presentato, la capacità di assorbimento della manodopera e la capacità di attuazione del piano industriale. Il piano industriale, oltre ad essere analizzato da Sofit, dovrà poi essere esposto alle istituzioni e ai sindacati”. Presenti all’incontro di mercoledì, oltre a rappresentati della Sofit e ai vertici della Om, anche i sindacati, che hanno chiesto di accelerare i tempi, e il sindaco di Modugno, Mimmo Gatti, che ha chiesto di considerare nella trattativa di compravendita dell’azienda anche i lavoratori dell’indotto. Il prossimo incontro è previsto per la metà di ottobre. In quella data saranno resi noti i nomi delle aziende interessate ad intraprendere un processo di reindustrializzazione dell’impianto. Queste aziende dovranno presentare entro la prima decade di novembre alle istituzioni e ai sindacati le linee guida del piano industriale.

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