Giovanni Brancaccio svela il post lieto fine sulla fiaba di Pinocchio

 

L’opera di Lorenzini è stata tradotta in ben 240 lingue e finanche Tolstoj editò una versione alternativa in russo delle avventure di Pinocchio. “Sono io Pinocchio” regala una lettura multidimensionale offrendo l’immediatezza del ricongiungimento del racconto con le immagini indelebili della pellicola di Comencini e le musiche di Fiorenzo Carpi.

La sensazione per il lettore è quella di fare un salto “indietro” e “dentro” il proprio vissuto collazionando immagini ed emozioni mai sopite. Come nel romanzo edito nel 1883, i temi e gli argomenti di riflessione proposti, oltre che essere di grande attualità, si prestano a possibili evoluzioni didattico-laboratoriali che inducono a pensare ad un utilizzo del testo in molteplici contesti educativi. Il fatto, poi, che Pinocchio possa diventare un bravo ragazzo è un aspetto che ci preoccupa al contrario: ve lo immaginate un Pinocchio che non sia … Pinocchio! In tempi burrascosi come quelli che viviamo viene di dire: “meno male che Pinocchio c’é”!

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