Modugno merita qualcosa di meglio

Ancora una volta, nel dibattito consiliare modugnese, prevale la contrapposizione amico-nemico. Sono anni che la maggioranza riduce la discussione in aula ad uno scontro con “il nemico”. La delegittimazione morale della minoranza è diventata una prassi consolidata. È una costante di questa amministrazione che influenza profondamente l’opinione dei modugnesi, soprattutto dei tanti eroi del ciberspazio, gli internettiani fans che detengono il monopolio dei social locali. Gli stessi che non disdegnano di rendersi ridicoli inneggiando ai vincenti dopo aver votato per anni quegli stessi sconfitti che oggi spernacchiano. Lo fanno senza troppi problemi: già veterocomunisti nel ‘94, berlusconiani anticomunisti nel ’96, liberali con Bonasia il ‘97 e per i successivi 10 anni un po’ di qua e poi di là con Rana, per finire amici omaggianti di Mimmo Gatti ieri e Magroniani oggi.  Mai perdenti pentiti, sempre vincitori convinti. A prescindere. Sempre impegnati a dimostrare la loro vicinanza al potente di turno con un deprimente e continuo “feisbucchiano slinguamento”.

Fra le tante modalità per criticare le amministrazioni che in questi anni si sono succedute a Modugno, abbiamo sempre scelto quella di esaminarne l’operato, “leggere” le delibere di giunta e le determinazioni degli uffici, ascoltare i loro interventi in aula, per elaborare una opinione e mettere in evidenza ambiguità e incoerenze. Quando ci sono. Abbiamo sempre evitato la polemica ideologica, quella a prescindere. Quella che altri usano come un’arma, utilizzando fraseologie e riferimenti di scarsa consistenza teorica o di riferimenti storici sballati e riducono il dibattito politico a un perenne scontro fra nemici, con gli “altri” moralmente inadatti a far parte della comunità civile.
È così che, osservando i fatti con attenzione, senza l’offuscamento della ideologia o dell’interesse personale ci formiamo un’opinione e la esprimiamo cercando di mostrare la vera consistenza del governo cittadino.

Lunedì scorso, 30 luglio, è stato approvato dal consiglio comunale, lo statuto del Duc (Distretto Urbano del Commercio) – che ha lo scopo di promuovere l’economia locale attraverso il coinvolgimento degli operatori dei settori commercio, turismo e artigianato, nella programmazione comunale per l’ottenimento e gestione di finanziamenti regionali ed europei. Durante il dibattito in aula si è discussa la proposta, avanzata dall’associazione A.C.A.M. (Associazione Commercianti e Artigiani Modugno) di modifica dello statuto per garantire l’ingresso di due rappresentanti dei commercianti e artigiani modugnesi nell’organo direttivo del costituendo Duc. Atmosfera ed interventi come al solito improntati alla demonizzazione dell’opposizione e proposta di modifica rimandata al mittente; con beffa finale. Mentre il presidente della ACAM, Mario Pilolli, insieme ad alcuni commercianti, dialoga con qualche consigliere comunale per ribadire le proprie ragioni viene raggiunto dal Sindaco Magrone che gli chiede il motivo della contrarietà che sta manifestando. Dopo la pacata risposta del presidente Pilolli è arrivata, puntuale, la immancabile bonaria scusa di chi preferisce “galleggiare” attribuendo ad altri le proprie responsabilità: “non ne sapevo niente, l’assessore non mi ha detto niente”. A questo punto uno dovrebbe chiedersi se in aula c’era il sindaco a seguire il dibattito o una sua controfigura.

È in quel momento che chi come il sottoscritto assiste al surreale dialogo si pone una domanda: “ma davvero Modugno non è in grado di esprimere una classe politica migliore di questa?

A questa si aggiungono, però, altre domande: “ma esiste oggi una classe politica alternativa a questa? L’attuale classe politica di opposizione è idonea a realizzare una alternativa in grado di subentrare a questa amministrazione? Sono in grado di costruire, giorno per giorno, una alternativa che si confronti con gli avversari con le armi della politica invece di lasciarsi coinvolgere in risse da stadio e guerre al nemico?”

La risposta, uguale per tutte le domande e in tutta franchezza è no. A mio avviso questa opposizione ha commesso e commette tanti errori, a cominciare proprio dall’averci costretto a sopportare il sarcasmo e la protervia di questo sindaco, la retorica e l’inconcludenza di questa amministrazione, errore frutto della immaturità politica dell’attuale opposizione nelle ultime consultazioni comunali. Opposizione che invito a misurarsi con la politica e a guardare in faccia la realtà, con il coraggio di chi non ha paura di confrontarsi e mettersi in discussione. Ne nascerà sicuramente qualcosa di buono.

Qualche domanda ai consiglieri comunali

In attesa di risposta

Data la più volte accertata “ritrosia” dell’attuale amministrazione comunale a fornire risposte alle domande che le vengono rivolte e considerato il ruolo di controllo (quindi conoscenza) che la legge assegna ai consiglieri comunali in generale e alla minoranza in modo particolare, cui spetta il preciso compito di “opposizione” politica anche fuori dal consiglio comunale, reputo sia necessario, per ottenere finalmente delle risposte, rivolgere a loro le stesse domande che da tempo vengono rivolte all’amministrazione e che finora non hanno prodotto alcun esito.

Per non rendere troppo lungo l’elenco delle domande e non pretendendo che le relative risposte vengano fornite in tempi strettissimi, ritengo opportuno raggrupparle per argomento, iniziando dall’argomento più dibattuto in questi ultimi tempi, il servizio integrato di igiene urbana dell’Aroba/2.

Di seguito alcune domande sulla cosiddetta raccolta porta a porta, partito il 1° agosto di due anni fa, con la speranza di ottenere, se non da tutti, almeno dai consiglieri di opposizione (fra i quali sono già in tre a contendersi la futura candidatura a sindaco) le risposte che questa amministrazione non “riesce” a dare.

Nei prossimi giorni, se saranno state fornite delle risposte alle domande attuali, ne porrò delle altre su altri argomenti, come per esempio il piano del traffico, le “puzze” e la loro reale causa e provenienza, i lavori pubblici e la manutenzione delle strade, l’edilizia pubblica e privata, le carenze dei servizi sociali, il contenzioso e gli incarichi agli avvocati esterni, il commercio e le attività produttive e così via.

Inizio con il contratto di Appalto del “servizio igiene urbana e servizi complementari e/o opzionali dell’Aro Bari 2 – comune di Modugno” stipulato in data 13/04/2016 fra il comune e l’AT.I. costituita dalle società:

CNS (Consorzio Nazionale Servizi Soc. Coop.) – COGEIR Costruzioni e Gestioni s.r.l. – Impresa Del Fiume S.p.A.;

A pagina 4 del contratto, dopo le premesse è riportata la seguente dicitura:

L’appalto è concesso dal ARO BA/2 ed accettato dall’ATI Appaltatrice sotto l’osservanza piena, assoluta, inderogabile ed inscindibile delle norme, condizioni, patti, obblighi, oneri e modalità dedotti e risultanti dal Capitolato Speciale d’Appalto, allegato al presente Atto per costituirne parte integrante e sostanziale. nonché delle prescrizioni tecniche di tutti i documenti ed elaborati facenti parte del suddetto Progetto approvato dall’Assemblea dell’ARO BA/2 che, ancorché non materialmente e fisicamente uniti al presente Atto, devono intendersi parte integrante dello stesso, che l’impresa appaltatrice dichiara di conoscere e di accettare e che ad ogni fine di seguito si elencano: (….)

Segue l’elenco dei documenti ed allegati summenzionati, fra i quali vi è il Disciplinare Tecnico prestazionale.

A pagina 6 di tale documento vi è la dicitura:

Art. 6 – La tempistica di avvio dei servizi

Nelle more dell’attivazione dei servizi domiciliari che dovrà avvenire entro tre mesi dall’affidamento del servizio formalizzato con verbale di consegna da redigersi tra le parti, l’I.A. dovrà garantire i servizi con le modalità attualmente in essere, senza che questo comporti oneri aggiuntivi per l’Amministrazione comunale.

Perché, tenuto conto che il servizio di raccolta domiciliare (c.d. porta a porta) è iniziato il 01/08/2016, invece del giorno 01/05/2016 stabilito nel contratto come data di avvio del servizio, è stato corrisposto, fin dal mese di maggio 2016, il pagamento dell’intero canone mensile previsto quando in quei tre mesi il servizio è stato svolto con le stesse modalità della ditta cessante?

Nelle pagine 4 e 5 dell’offerta economica, presentata dall’Impresa Aggiudicataria, sono elencati i servizi opzionali e il corrispettivo da liquidare per il loro svolgimento. Fra questi servizi, con il numero 8 vi è:

 Intervento di derattizzazione del territorio comunale (comprese le caditoie, lame e sottopassi, scuole e uffici comunali):               (al costo di)  € 350,00 per turno di lavoro;

e con il numero 9

Interventi di disinfezione delle scuole e uffici comunali:   (al costo di ) € 350,00 per singolo complesso;

Lo stesso elenco è presente a pagina 34 del Disciplinare Tecnico Prestazionale (D.T.P.) che al paragrafo relativo a: Disinfestazione, derattizzazione e disinfezione (servizi opzionali nn.6, 7, 8 e 9) specifica chiaramente che il servizio di derattizzazione del territorio comunale (comprese le caditoie, lame e sottopassi, scuole e uffici comunali) sarà svolto con cadenza mensile.

Perché, considerato che il contratto è stato sottoscritto il 16 aprile 2016 e l’avvio del servizio è stato concordato per il giorno 1 maggio successivo, in data 27 maggio, a servizio già avviato quindi, si sia dovuto procedere in merito all’affidamento del servizio di derattizzazione del plesso scolastico “D.L.Milani”, del Parco S.Pio e del Mercato coperto in favore della ditta ECO SERVIZI di Bari al prezzo di €.1.098,00 IVA compresa ?

(si veda la determina n° 590 del 2016 dell’ufficio ambiente).

Il successivo 28 giugno, considerato che sono pervenute allo scrivente Ufficio (Ambiente) numerose segnalazioni attestanti l’emergenza per presenza di ratti su tutto il territorio in particolare nelle zone interessate da attività di scavo per opere infrastrutturali in corso di realizzazione…con determina n° 685 del Uff. Ambiente, viene affidato alla stessa ditta, la ECO SERVIZI di Bari, ormai diventata di fiducia di questo Ente, che, in data 28/06/2016, Prot. n.34883 del 28.06.2016 si è dichiarato disponibile ad espletare detto servizio per un importo complessivo di €. 732,00 IVA compresa.

Perchè, si pagano 300 € in più per  il servizio svolto in una scuola, al mercato e nel parco, rispetto al lavoro effettuato su tutto il territorio comunale

Perché una settimana dopo, l’8 giugno, con determina n° 686/2016 il responsabile del servizio ambiente ritenendo necessario programmare una campagna di disinfestazione del territorio comunale da effettuarsi per cicli;(…) in specifici ambiti territoriali e presso immobili, scuole ed uffici pubblici in genere, al fine di assicurare condizioni di sicurezza sotto l’aspetto igienico-sanitario; approva il PROGETTO ED AFFIDAMENTO MEDIANTE PROCEDURA NEGOZIATA del SERVIZIO DI DISINFEZIONE, DISINFESTAZIONE, DERATTIZZAZIONE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI MODUGNO stabilendo la somma totale di  € 16.494,40 quale basa d’asta per l’affidamento del servizio per un solo anno?.

Perché, il 21 luglio, l’impresa Navita srl, consorziata esecutrice del servizio integrato di Igiene Urbana dell’AROBA/2 nel Comune di Modugno, come si legge nella determina n° 727/2016 – dell’Uff. Aro Ba/2, chiede, ed ottiene dal comune, il permesso di poter affidare in subappalto (in quanto previsti e concordati nel contratto) gli stessi servizi relativi agli interventi antilarvale, antiblatte, disinfestazione, derattizzazione e disinfezione di scuole ed uffici pubblici comunali nei Comuni di Modugno e Bitetto sino al 30/04/2025   per solo € 10.000,00 (Eurodiecimila/00)?

 Perché, il 25 luglio, solo 4 giorni dopo la concessione alla Navita del permesso a subappaltare i servizi che per contratto è tenuta a svolgere si procede, come da determina n° 764 / 2016, alla aggiudicazione definitiva degli stessi servizi posti a gara, e cioè i servizi di disinfezione, disinfestazione, derattizzazione nel solo territorio del comune di Modugno per la durata di un anno, alla ditta ACCADUEO a r.l. con sede in Bari alla Via San Giorgio Martire, 97/18-20, per un importo complessivo di €. 10.082,57 – comprensivo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, al netto del ribasso offerto del 26,260% ed oltre IVA al 22%?

Perché, nella stessa data del 18 agosto 2017, dopo aver prorogato per un mese l’affidamento alla ACCADUEO (det. n° 826/2017) viene approvato un nuovo progetto per l’affidamento dei servizi di derattizzazione, disinfestazione/disinfezione scuole ed altre strutture pubbliche, disinfestazione antilarvale, disinfestazione adulticida, disinfestazione vespe e calabroni e monitoraggio processionaria oltre interventi straordinari e servizio di informazione fonica già presenti, per due anni, ponendo come base d’asta la sproporzionata somma di € 46.845,56 – visto che con det. n° 1133 del 16/11/2017 (che consiglio vivamente di leggere attentamente) il servizio veniva assegnato alla ditta M.A.P.I.A s.r.l. con sede in Bari al Prolungamento di Via Caldarola, 125, per un irrisorio importo complessivo di € 12.938,05 – (poco più di 500 € al mese!) comprensivo degli oneri della sicurezza non soggetti a ribasso e di IVA al 22% ?

In attesa di risposta, si inviano distinti saluti.

Con chi mi candido a sindaco?

Le priorità dell’opposizione

Sono iniziate, già da qualche mese, le manovre per le prossime amministrative. Ogni settimana che passa vede aumentare il numero di incontri e di “apparolamenti” fra i già numerosi pretendenti alla carica di sindaco. Ognuno di loro, a settimane alterne, si fa promotore di riunioni più o meno riservate, invitando i futuri avversari ad un confronto, più o meno sincero, per sondare la loro disponibilità a confluire sul proprio nome come candidato unico di una futuribile coalizione.
Qualche giorno fa, nella sede del Pd locale, si è svolta una riunione fra i consiglieri comunali di opposizione, accompagnati dai loro referenti politici, una quindicina di persone in tutto. Poco, quasi nulla, si sa di cosa si è discusso. Il poco che è filtrato riguarda la voglia, espressa quasi all’unanimità dagli intervenuti, della volontà di dare vita, nelle future elezioni comunali, ad un coacervo di liste civiche senza il contributo dei simboli dei partiti nazionali. Insomma niente simbolo di Forza Italia, o della Lega, o dello stesso Pd che li ospitava. Assente il M5Stelle, non invitato per ovvie ragioni e Liberi e Uguali non invitato, nella sede Pd, per ragioni ancora più ovvie. Solo la formazione della squadra quindi, niente politica nei programmi di questa opposizione.
Modugno non merita questa inconcludente classe politica. Ad una maggioranza soggiogata dalla retorica del massimo rappresentante dell’onestà cittadina, non è stata, e non viene ancora, contrapposta alcuna azione di largo respiro, alcuna iniziativa di “ricucitura politica” tra le varie forze alternative a questa amministrazione, contro cui si sarebbe potuto e si potrebbe ancora fare tanto, se solo si ponesse il bene comune della città come unico obiettivo da raggiungere.
Il plumbeo governo locale che da quasi 5 anni amministra la città di Modugno ha determinato il definitivo declino della locale imprenditoria artigianale e commerciale. L’opprimente clima di sospetto che questa amministrazione ha creato verso chi da anni continua a fare impresa, ha leso gli interessi delle aziende, deprime la voglia di investire impedendo, di conseguenza, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Modugno non merita questo clima intimidatorio, i sospetti, le dicerie.
Con una incessante opera di persuasione più o meno occulta, sono riusciti ad instillare nei modugnesi la convinzione che tutti gli imprenditori – e qualcuno più degli altri – sono speculatori, trafficanti e maneggioni e per questo vanno tenuti a bada, vanno limitate le loro attività, vanno controllati perché, prima o poi, proveranno a realizzare qualche “ciambotto”. E si propaganda tutto ciò sapendo che non corrisponde al vero, sapendo che la totalità dei modugnesi è costituita da persone oneste. Una continua propaganda elettorale che ha fatto presa sui modugnesi, facilitata dalla manifesta incapacità dell’opposizione di smentire tali affermazioni, attenta, come è stata finora, più a scontrarsi verbalmente in consiglio che a confrontarsi con l’opinione degli elettori. Eppure sarebbe stato facile far osservare come sia del tutto inverosimile che una città “disonesta”, andando contro il proprio interesse, elegga una persona “onesta” come l’attuale sindaco. Ci sono, è vero, una dozzina di persone ancora sub judice, che aspettano da anni che venga chiarita la loro posizione processuale, ma non si può, per questo, asserire che tutta la città fosse loro complice. Sarebbe a dire che tutti erano corrotti, compreso, quindi, tutti quelli che oggi sbandierano la loro onestà.
Non è così, ma non lo si dice abbastanza. Ci sono altre priorità, come quella della futura campagna elettorale.

La superstizione modugnese

Se non lo so sto bene

Si è tenuta ieri, 28 giugno, nella sala Beatrice Romita, presso il comando della polizia urbana di Modugno, la conferenza su “L’ambiente a Modugno” organizzato dalla associazione RINASCITA PER MODUGNO.

Coordinati dal presidente dell’associazione, dott. Antonio Stragapede, gli interventi del dott. Agostino Di Ciaula, del sig. Tino Ferrulli e del sig. Giancarlo Ragnini (tutti da tempo impegnati nel gravoso e troppo spesso improbo compito di “mobilitare” i modugnesi nella battaglia a difesa della loro stessa salute) ancora una volta sono stati ascoltati da un esiguo numero di persone.

Gli argomenti che espongono dati allarmanti su morti precoci, aborti spontanei, tumori infantili, malformazioni, malattie invalidanti, o altri argomenti che mettono in guardia sul pericolo di contrarre tumori dovuto alla concentrazione di polveri sottili; argomenti che parlano di ambiente in continuo pericolo di inquinamento dovuto a fabbriche e impianti come la centrale turbogas, come la Newo, come i tanti opifici della zona industriale, o anche gli argomenti che raccontano delle promesse elettorali non mantenute dai politici che governano, del disinteresse verso l’ambiente dei politici all’opposizione, dei “guerrieri da tastiera” sempre pronti a partire ma che mai partono e tanti altri argomenti come questi che parlano di ambiente sono argomenti che spaventano e di cui “laggente” farebbe volentieri a meno di ascoltare. Fanno paura, meglio non ascoltarli. Del resto anche quando si avvertono strani bruciori allo stomaco, o si sente il cuore fare il matto, quando si è costretti ad alzarsi tre o quattro volte a notte per fare pipì, quando manca il respiro o si diventa gialli e con le occhiaie nere si preferisce non farsi visitare dal medico. Potrebbe dire che per sfortuna c’è “qualcosa che non va”. Quindi meglio fare gli scongiuri e non andare ad ascoltare chi dice che l’ambiente e la salute sono in pericolo. Potrebbero portare iella.

Per questo ieri sera c’era poca gente, stanno tutti bene a Modugno e non vogliono sentire il contrario, può portare sfortuna.

Tutto va bene

madama la marchesa

A seguito dell’insediamento del governo presieduto dal neo presidente del consiglio Conte, la trasposizione del “Contratto” per il cambiamento, da accordo sottoscritto dai maggiorenti di due partiti, a programma di governo per tutti gli italiani, sancisce la definitiva scomparsa degli “inciuci” – così D’Alema chiamava i pettegolezzi privi di fondamento che i giornali riportavano sui suoi accordi con Berlusconi, all’epoca delle, prolungate, discussioni sulla proposta di legge relativa alla riassegnazione delle frequenze televisive. Riassegnazione che avrebbe indebolito la Mediaset dell’allora, ancora cavaliere del lavoro, Silvio Berlusconi. Non si può più parlare di spartizione del potere, di assalto alle poltrone, di oscuri Do ut des fra i notabili dei due partiti che oggi formano la maggioranza nelle aule del parlamento italiano. Oggi tutto va bene, madama la marchesa”, come cantava Nunzio Filogamo.

https://www.youtube.com/watch?time_continue=20&v=jMGanySpxrE

Dal 31 maggio in poi ogni accordo fra schieramenti politici fino ad allora contrapposti, fra partiti e fazioni caratterizzati da ideologie contrastanti, fra elettori di convinzioni e appartenenze diverse, può essere sottoscritto e messo su carta chiamandolo contratto, senza alcun timore di doversi difendere da “pettegolezzi privi di fondamento”. Basterà asserire, magari già nel titolo, che tutto viene fatto nell’interesse degli italiani e non ci saranno più critiche o “pettegolezzi privi di fondamento”. Sarà possibile stipulare qualsiasi tipo di accordo e a nessuno verranno in mente “pettegolezzi privi di fondamento”. Tutti saranno felici. Non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” su accordi sottobanco per determinare gli incarichi nei posti chiave dei centri del potere occulto, non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” sulle concessioni ed agevolazioni ai trilaterali gruppi bancari, mai più ci saranno “pettegolezzi privi di fondamento” sulla mancanza di attenzione verso il sud, sul debito pubblico, sul diverso costo dell’approvvigionamento energetico fra nord e sud Italia, sull’eccessiva disparità fra servizi e attività produttive che vedono le seconde – quasi tutte ubicate al nord, rispetto ai primi presenti in larga parte al sud – contribuire in misura maggiore allo sviluppo delle aree settentrionali, del diverso costo del denaro fra nord e sud che determina la minore velocità di sviluppo delle aree meridionali, della mancanza di infrastrutture portuali e logistiche del meridione che impediscono le esportazioni dei prodotti verso i paesi che si affacciano sul  Mediterraneo. Non ci saranno più “pettegolezzi privi di fondamento” e tanto ci abitueremo a questo che non si potrà più neanche dissentire. Proprio come nella Corea del nord che invece di far esplodere una bomba nucleare, ha ottenuto di far scoppiare la bomba dei suoi 26 milioni di diseredati, autorizzandoli a varcare i confini con la Cina e la Corea del sud, minando lo sviluppo di quelle nazioni a tutto vantaggio degli Usa. Ma questi sono solo “pettegolezzi privi di fondamento” come quelli che non dovrebbero esistere più. “…tutto va bene, madama la marchesa”.