Per Magrone, Silvestro Delle Foglie

Il 20 marzo è un amico, il 30 è un assassino

ed infine, il 2 maggio, lo invita ad un incontro ufficiale.

Il 20 marzo scorso l’integerrima amministrazione comunale di Modugno ha chiesto, con una mail, di fissare un incontro con la dirigenza della Tersan Puglia per discutere della possibilità di poter conferire, presso il loro stabilimento, la frazione organica dei rifiuti urbani. Dieci giorni dopo, il 30 marzo, durante il consiglio comunale, il sindaco Magrone, riferendosi alla Tersan Puglia, dichiara testualmente “io non vado dove si produce quello che ammazza le persone”. Il giorno dopo, il 31 marzo, la responsabile dell’amministrazione della Tersan, all’oscuro di tali affermazioni, invia una mail nella quale comunica la disponibilità della Tersan ad accogliere le quantità di “organico” richieste dal comune di Modugno, confermando quanto anticipato informalmente nelle precedenti comunicazioni. Nelle mail successive, fra l’amministrazione comunale e l’azienda di compostaggio, si stabilisce di fissare un incontro fra il sindaco Magrone e il presidente della Tersan Puglia, Silvestro Delle Foglie. L’incontro tra il sindaco e il titolare dell’azienda, (inconsapevole di essere stato accusato di “ammazzare le persone”) si svolge presso la sede provvisoria dell’ufficio del sindaco, situato nel cosiddetto ex Palazzo della Direzione. All’incontro erano presenti l’assessore Tina Luciano, l’assessore Formicola, il portavoce Sacco e la responsabile del servizio dott.ssa Magrone oltre, ovviamente, al sindaco.
Dopo due settimane da tale incontro, il giorno 16 maggio, la dott.ssa Magrone, in una mail indirizzata per conoscenza anche al sindaco Magrone, chiede alla Tersan Puglia, a seguito di quanto discusso durante l’incontro del 2 maggio, la possibilità di conferire l’organico del comune di Modugno a decorrere dal mese di giugno richiedendo inoltre di conoscere i quantitativi di rifiuto che sarebbe possibile conferire.
Nel video il presidente Silvestro Delle Foglie chiarisce altri aspetti dell’annosa vicenda che vede come protagonista principale la sua azienda, la Tersan Puglia, insieme a tanti altri attori più o meno bravi a interpretare il loro ruolo istituzionale.

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Un commento

  1. allo schifo della politica non c’è mai la parola fine.

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