Adriana Poli, erede politica di Pinuccio Tatarella

alla guida della cultura europea di Matera 2019

Mentre registriamo il terzo passo falso del centro-sinistra e specialmente del renzismo (secondo voto amministrativo più quello referendario del 4/12/’16), accogliamo con piacere una bella notizia che riguarda un’area del Mezzogiorno d’Italia al quale vengono riservate, purtroppo e troppo spesso, notizie negative e giudizi perentori di condanna, ambientale o per il trattamento dei rifiuti, da parte della Commissione europea: l’on. Adriana Poli Bortone è stata nominata dal Sindaco di Matera Assessore all’Identità euro-mediterranea e al turismo. 
Com’è ben noto, la prof. Adriana, già docente di letteratura moderna presso l’Università del Salento, è un esponente del centro-destra, ma non è questo l’elemento di spicco, semmai il fatto che, con non comune umiltà e senso di disponibilità, ella –analogamente a quello che si offrì di fare Pinuccio Tatarella, già Ministro dell’armonia, in qualità di Assessore comunale alla cultura e politiche del mediterraneo a Bari, dopo aver rivestito notevoli incarichi governativi – si dovrà mobilitare dalla capitale della Terra d’Otranto per dedicarsi, totalmente e da subito, alla capitale della cultura europea e dei “sassi”.
Obiettivamente, dobbiamo riconoscerLe delle qualità che possiede soltanto un “politico di razza”, proprio come definito il “nostro” Pinuccio, dal momento che bisogna accollarsi le responsabilità, programmatiche, gestionali ed operative, di un assessorato comunale, dando il proprio contributo allo sviluppo civico e socio-culturale, non che economico, di un’area rilevante del meridione, offrendo con sagacia e generosità la vasta competenza e soprattutto l’esperienza politico-istituzionale acquisita in campo nazionale ed europeo.
Va detto anche, a mio avviso, che non si tratta di un semplice successo personale di un personaggio politico già affermatosi in numerose legislature, in quanto detta nomina può essere letta, altresì, come affermazione di chi è da considerare, unanimamente, il più qualificato promotore del Salento, Sindaco di Lecce per eccellenza da cui è nato quello che il sottoscritto definisce, da tempo, il modello Salento, nostro fiore all’occhiello esportato in tutto il mondo, essendo diventato stupenda ed importante realtà turistico-culturale del ns. Paese e vanto per tutta la regione Puglia.
Quindi cerchiamo di attribuire a queste storie personali la giusta rilevanza, nel senso che esse riguardano nostri conterranei che non si fanno ingabbiare nel mediocre concetto di politica come mezzo di potere o “arte del possibile” (di andreottiana memoria), esaltandola a forma di impegno professionale, culturale ed istituzionale per la crescita ed il miglioramento della qualità della vita cittadina e del proprio territorio.
Infine, chi come me si è occupato di formazione dei quadri politici (anni ’90) può davvero auspicare che questi gesti, coerenti e forti nel segno del riscatto delle identità locali a vocazione turistica delle regioni meridionali, nonostante innumerevoli promesse, ormai secolari, vacue e retoriche da parte di politici nazionali, romani o fiorentini qualsivoglia, divengano oggetto di studio e di esempio da emulare per le future generazioni che saranno chiamate ad amministrare la res publica.

Roma, 27 giugno ‘17

IL PRESIDENTE Consorzio Pro Ofanto
Dott. Michele MARIN

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2 commenti

  1. Ottimo. Ottima Adriana…

  2. Ma tutto queste mummie della politica non possono starsene a casa??? Qua ci vuole gente giovane, non navigata e in là con gli anni….è basta!!! Questo paese non cambierà mai se ogni tanto da qualche area politica aprono qualche sarcofago e vai con la movida!!! Costoro non hanno nulla di nuovo da dire o da proporre, il loro status simbol è consolidato (tra il cumulo dei varii incarichi avuti nella politica). Non sono mai sazi????

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