Chiude il teatro Fava

Il motivo?

Pd Modugno

La “fisiologica” incapacità del sindaco Magrone e dell’assessore alla cultura Alfonsi

Chiude, domani 5 ottobre 2016, la stagione artistica del teatro “Fava”. Ovvero l’unico contenitore culturale presente sul territorio del comune di Modugno, gestito dal raggruppamento temporaneo Argonavis che lo aveva animato con numerose attività artistiche e sociali dal 2013 fino al 7 luglio 2016, data di scadenza della convenzione affidatagli nell’ambito del programma regionale Bollenti Spiriti.

Da allora il vuoto. Nonostante gli attuali gestori lo avessero segnalato già ad inizio anno, nulla è stato fatto, neanche dopo la scadenza, dall’amministrazione Magrone, “distratta” da chissà quali altre priorità e incombenze. Sicuramente non di tipo culturale data l’inesistente programmazione di eventi artistici, se non quelli autonomi di associazioni e movimenti, SPACCIATI COME PROPRI.

L’assessore alla Cultura Alfonsi, incomprensibilmente, si giustifica con “lungaggini burocratiche e ritardi fisiologici”. Quando la pezza è peggio del buco…

Ma la scelta politica più grave è quella di destinare gli spazi restanti dell’ex macello ad uffici, sacrificando l’unico spazio collettivo della città e destinato ad aggregazione sociale. Un altare alla mancanza totale di visione per questa Città.

Anche rispetto a questa vicenda Magrone dirà che la colpa è dei pignoramenti, dei tredici dimissionari? Purtroppo per lui, almeno in questo caso, sarà difficile argomentarlo.

LA VERITÀ È CHE DOMANI, OLTRE A QUELLO DEL TEATRO FAVA, CALA IL SIPARIO SULLA CREDIBILITÀ DEL SINDACO NICOLA MAGRONE E DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA ANTONIO ALFONSI.

CIRCOLO PD MODUGNO

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