Scelsi toglie la coppola ai modugnesi

Finalmente qualcuno rende giustizia ai modugnesi: Modugno è una città di gente onesta. Memore di quanto ammoniva Piero Calamandrei: “Non si confonda la giustizia in senso giuridico, che vuol dire conformità delle leggi, con la giustizia in senso morale che dovrebbe essere tesoro comune di tutti gli uomini civili, qualunque sia la professione che essi esercitano nella vita pratica” , Nicola Scelsi, da quel sopralzo in piazza Sedile, tradizionalmente usato per comodità nei comizi elettorali, ha rotto lo schema della Modugno dall’aria mafiosa che pesa come un macigno sulle spalle della gente onesta di Modugno. Come un diesel, il candidato sindaco di quella parte del centrosinistra modugnese alla quale è stata negata la possibilità del confronto delle primarie dalla dirigenza locale del Pd, ha impiegato qualche minuto a scaldarsi e ha dato il meglio di sé nelle fasi conclusive del suo discorso. Molto apprezzati gli interventi che hanno riguardato l’assenza di memoria storica: Modugno non ha mai gratificato un campione mondiale come Michele Piccirillo e il riconoscere che gli oltre centocinquanta dipendenti comunali non sono dei criminali. Per Nicola Scelsi va riconosciuta ai primi collaboratori del sindaco la rispettabilità dovuta alle persone oneste; oneste e rispettabili come tutti i cittadini di Modugno, che non devono mai vergognarsi della loro città. Qualche riferimento al candidato consigliere regionale Peppino Longo, che ha aperto il comizio, deve aver fatto sicuramente storcere il naso a quanti continuano a parlarne male ma Nicola Scelsi ha tenuto a precisare che avere un modugnese come Peppino Longo in consiglio regionale può fare solo del bene alla città, oltre a permettere di avere un punto di riferimento in quell’istituzione che sicuramente guidata da Michele Emiliano, può agevolare il reperimento di quei fondi finanziari necessari allo sviluppo del territorio.

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