Una vita dignitosa, serena e felice per i disabili: l'appello di una mamma

DISABILIDa Nunzia Fraccalvieri, lettrice di Bari Sud Ovest, riceviamo:

Salve sono Nunzia Fraccalvieri , madre di due ragazzi diversamente abili, vi ho già scritto tempo fa lamentando problemi relativi all’inserimento sociale di mia figlia Petrelli Antonella. Mi sono rivolta all’Assessorato preposto del Comune di Modugno spiegando la mia critica situazione.

L’Amministrazione, da parte sua, mi ha illustrato le sue difficoltà: per mancanza di fondi non riescono a fare il loro dovere. Oltre ai servizi sociali ho chiesto aiuto all’associazione Afhass – Onlus Bari – che ringrazio profondamente per essermi stata vicina. L’Afhass, grazie alla vostra precedente pubblicazione, era già a conoscenza del mio problema:  ha accolto la mia richiesta di frequenza temporanea e, finalmente, dopo un po’ di giorni, mia figlia è riuscita a frequentare una struttura confacente alle sue esigenze. La ragazza si è caricata di entusiasmo ed essendosi trovata benissimo, grazie alle persone eccezionali che hanno mostrato tanta umanità e passione, ora vuole continuare a frequentare l’Afhass dove, tra l’altro, ha ritrovato i suoi vecchi amici. L’associazione si autogestisce attraverso i contributi dei privati, degli amici e dei soci. Onestamente vorrei partecipare alle loro spese di gestione ma la mia condizione non mi permette di farlo. Mi chiedo, ma oltre al trasporto non c’è nessuna possibilità di inserire mia figlia in un ambiente che la faccia vivere serena?

Ora il pulmino del Comune di Modugno è nuovamente agibile, mia figlia ha iniziato a frequentare il centro Collie ma, purtroppo, ancora una volta è crollata psicologicamente. Antonella è una bambina molto sensibile, necessita di continue attenzioni ed affetto, ha bisogno di essere rassicurata in tutto quello che fa per acquisire sicurezza in se stessa, tranquillità e serenità. Ora non ha più voglia di uscire, nonostante gli sforzi e l’amore che ci mettiamo in famiglia, lei non risponde a nessun stimolo e preferisce restare a letto!!!

La ragazza, quindi, è rimasta ancora una volta a casa ed io mi ritrovo nuovamente nella stessa situazione, anzi peggio!!!

Mi chiedo: perché i vostri figli possono scegliere la scuola che piace e mia figlia no? Perché è disabile? Non è un suo diritto? Le pubblicità riguardo i diritti dei disabili, sono solo parole? E i fatti???

Mia figlia ha diritto ad essere felice e frequentare un centro dove riesce a trascorrere giornate di serenità oltre a risolvere ed alleviare, là dove è possibile, le difficoltà con cui è costretta a vivere!!! Anche mia figlia ha diritto a vivere una vita dignitosa!!! Aiutiamo questi ragazzi!! Conto sulla vostra sensibilità , non abbandoniamo questi ragazzi disabili ed indifesi, hanno bisogno di vivere sereni, di essere felici e basta davvero poco per accontentarli.

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