Amici abbandonati: è sempre colpa dei padroni?

altSta arrivando la stagione estiva e, puntualmente, i palinsesti delle principali emittenti nazionali e locali, inizieranno come di prammatica a bombardarci di spot contro l’abbandono dei nostri amici a quattro zampe.


Inutile dire che questa campagna ha tutto il nostro sostegno, pur tuttavia occorre non solo prevenire e, se il caso, reprimere questo malcostume che colloca l’uomo (ammesso che chi agisce così possa chiamarsi tale) al di sotto dei quadrupedi, ma chiedersi cosa spinge molti proprietari a disfarsi dei loro cani, incrementando così la piaga del randagismo.Spesso, situazioni paradossali, quali l’assenza di idonee strutture deputate all’accoglienza (canili) o le fatiscenti condizioni igienico sanitarie nelle quali versano molte di queste strutture.

Gli Enti locali, poi, hanno l’obbligo (in applicazione delle vigenti normative comunitarie e nazionali) di predisporre idonee aree attrezzate per lo sgambamento cani, ma tale normativa resta ancora largamente disattesa. Buon’ultima l’assoluta insensibilità non disgiunta da crassa ignoranza da parte di pubblici esercenti, supponenti commesse (o hostess di cassa, come amano definirsi), acide signore ed infastiditi signori di mezza età, che spesso aggrediscono verbalmente quei sempre più rari proprietari di cani che accompagnano i loro animali al guinzaglio, intimando di non entrare nei loro esercizi o, con fare da guappi di quartiere, di allontanare gli animali dai muri delle loro abitazioni.

Tali episodi di intolleranza stanno purtroppo assumendo connotazioni tragiche: informati di recenti morti sospette di circa una trentina fra cani, gatti e piccioni, avvenute nel quartiere Madonnella di Bari, ci siamo recati in loco ed abbiamo avuto modo di constatare la presenza di una strana polverina verdognola che fa bella mostra di sé lungo un fabbricato ubicato in via Dalmazia, alle spalle del Quartier generale dell’Aeronautica. Indipendentemente dal fatto che, se tale polverina fosse veleno, chi ha posto in essere tale “prodezza” ha commesso un reato penalmente perseguibile, la cosa risulta tanto più grave in quanto non è presente alcun cartello di avvertimento riguardo ad eventuali profilassi blatticide, con eventuali conseguenze drammatiche qualora un bimbo, giocando a palla, si metta inavvertitamente le mani in bocca.

Siamo quindi vivamente preoccupati in ordine all’eventualità che tali atti criminali possano essere messi in atto oltre che a Bari anche a Modugno, dove (non è un mistero) nessun cittadino si lamenta per macroscopiche e croniche carenze da parte della Pubblica Amministrazione (“fragranze” ed olezzi vari, ciclici allagamenti stradali e quant’altro ancora) ma tutti son pronti a dare addosso ai proprietari di cani, visti quale “unico problema di Modugno”, simili quindi a coloro i quali “filtrano il moscerino ma ingoiano il cammello” (Matteo 23, 23).

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