Una proposta a livello intercomunale del movimento Azione e Tradizione

Uscire dalla crisi? Si può. Si deve. Crisi finanziarie internazionali; ripresa lenta ed Italia a due velocità. Le famiglie ed i commercianti non arrivano alla fatidica quarta settimana. Cosa fare? I tempi della politica sono spesso incapaci di dare risposte adeguate ai bisogni della gente.

Una via d’uscita è però possibile, almeno per lenire i dolori prodotti dalla cinghia che si stringe sempre più attorno al girovita degli italiani. Nel mondo esistono migliaia di esperienze di “monete locali” che aumentano il potere d’acquisto senza innescare tensioni inflazionistiche. Il tutto nasce, almeno in Italia, dalla lucida analisi del compianto Prof. Auriti che per primo, nei suoi Abruzzi, lanciò l’esperimento dei “SIMEC”.

Da qualche tempo in giro per lo stivale – dalla Lombardia a Napoli – circolano gli “SCEC”, gli “sconti che camminano”. A Modugno, il Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione” ha proposto da tempo una soluzione simile con l’emissione di un Buono Locale di Solidarietà chiamato “Menhir”. Ma su cosa si basa l’idea? Molto semplice. Il Comune dovrebbe distribuire gratuitamente alle famiglie povere un certo quantitativo di buoni da spendere assieme all’Euro per acquistare beni di prima necessità presso i negozi convenzionati. In questo modo le famiglie vedrebbero aumentare il proprio reddito e la piccola distribuzione aumenterebbe le vendite.

Ma dove finirebbero i buoni ricevuti dai commercianti? Continuerebbero a circolare perché a loro volta i commercianti li spenderebbero per effettuare altri acquisti. Quindi, un patto tra Comune, famiglie e piccoli commercianti per uscire dal pantano ed evitare che l’indebitamento verso le banche continui a crescere a ritmi vertiginosi. In più, “Azione e Tradizione” ha proposto di premiare con questi buoni chi si impegnerà ad effettuare la raccolta differenziata. Un incentivo per risolvere anche la questione rifiuti. La proposta è arrivata nel Consiglio Comunale di Modugno. Il 10 dicembre scorso si sarebbe dovuto votare. Mancava però il numero legale. Gianvito Armenise

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