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Il Vice Presidente del consiglio regionale della Puglia, Peppino Longo, incontra il Console venezuelano in Italia, Amarilis Gutierrez Graffe.
Secondo l’ultimo censimento degli italiani all’estero, fra i tanti pugliesi immigrati in Sudamerica circa un milione risiedono in Venezuela. Molti fra i primi ad arrivare negli anni 50 e 60 in quel paese sudamericano, pur lasciando a malincuore parenti e ricordi in quella terra lontana, hanno fatto ritorno in Puglia. Nelle comunità pugliesi in cui vi è una alta presenza di italiani che sono stati in Venezuela vi è Valenzano, la città pugliese che più di tutte le altre mantiene un rapporto viscerale con i venezuelani; si calcola che il settanta per cento dei valenzanesi abbia dei parenti o che sono addirittura nati in Venezuela.
Al fine di mantenere sempre vivo e saldo questo forte legame fra il Venezuela e la Puglia, presso il municipio di Valenzano, si sono incontrati per la prima volta due figure istituzionali di spicco quali la Console del Venezuela Amarilis Gutierrez Graffe e il vice presidente della Regione Puglia Peppino Longo. Dopo i rituali convenevoli e scambi di regali, la console e il vice presidente hanno avuto un colloquio privato, durante il quale la Console ha illustrato con dovizia di particolari le opportunità commerciali, industriali ed culturali che oggi offre il Venezuela. Il forte legame esistente fra i due paesi è un positivo auspicio affinché la proverbiale creatività italiana, con le proprie risorse umane, possa produrre progetti da sviluppare in Venezuela e a tale scopo sia il vice presidente che la console si sono accordati per organizzare un convegno mirato a creare interesse negli imprenditori pugliesi per iniziative propedeutiche allo sviluppo di sinergie progettuali e realizzative per il Venezuela e per la Puglia.
La console Amarilis Gutierrez Graffe, prima di tornare a Napoli, sede del consolato generale del Venezuela, ha assistito alla presentazione del libro “O’ zuele 2”, scritto da Fernando Stella, autore Valenzanese che nella sua opera letteraria riporta episodi degli anni 50’ e 60’ di vita vissuta dagli immigrati valenzanesi in Venezuela.