Magrone, Om:" la Kion ceda la fabbrica al Comune di Modugno"

“Se il gruppo tedesco Kion è disponibile a cedere lo stabilimento pugliese di Om Carrelli Elevatori a titolo gratuito, come ha detto oggi il suo manager nella riunione della task force regionale, ceda la fabbrica al Comune di Modugno che favorirebbe subito una cooperazione di lavoratori per far ripartire la produzione e praticare scenari diversi, come già va accadendo altrove, con la buona volontà di tutti e spesso con successo” : lo ha detto il sindaco di Modugno, Nicola Magrone, parlando con i giornalisti a conclusione della riunione della task force della Regione Puglia che ha riunito rappresentanti dell’azienda, di Confindustria, dei sindacati e degli enti locali con l’assessore regionale al lavoro, Leo Caroli.

La dichiarazione del sindaco di Modugno è stata  fatta in relazione a quanto ha tra l’altro detto il manager della Om Still del gruppo tedesco Kion, Michele De Vietro: “Se qualcuno vuole l’azienda – ha detto parlando con i giornalisti – siamo disposti a darla anche domattina. Se la Regione Puglia ci chiede a titolo gratuito lo stabilimento, noi domani lo diamo’’.

“E’ una situazione – ha aggiunto Magrone – assai delicata, anche perché l’azienda sostiene che vuole a tutti i costi riprendersi i carrelli già prodotti e custoditi nella fabbrica presidiata da mesi dai lavoratori”. “A proposito dei carrelli, essendosi convenuta nella riunione una sorta di tregua fino al 30 luglio, non sarebbe male che la Om/Kion – ha concluso Magrone – decidesse di lasciare dove sono i carrelli e di lasciarli ai lavoratori che ne sono pure loro proprietari: un significativo gruzzolo per navigare da soli”.

Fragassi:"La mia solidarietà personale ai lavoratori della Om Carrelli Elevatori"

“La mia solidarietà personale ai lavoratori della Om Carrelli Elevatori impegnati in una vertenza che non è solo occupazionale ma anche di sopravvivenza. Da semplice candidato sindaco di Modugno – ha detto Saverio Fragassi, portacolori della coalizione di civiche e del centro-destra – non ho il potere di agire come, invece, vorrei. Quello che, però, posso fare sin da subito è sollecitare i parlamentari dei partiti che mi sostengono a farsi portavoce presso il Ministero dello Sviluppo Economico e sollecitare un nuovo incontro tra proprietà e sindacati. I 224 lavoratori attendono dal 29 aprile una convocazione che non arriva ancora: non chiedono certo la luna nel pozzo ma almeno sapere a che punto sia la trattativa e quale futuro è dietro l’angolo. Chiedo, dunque, ai rappresentanti politici della mia coalizione di prendere a cuore la vertenza Om e fare in modo che la trattativa possa riprendere il prima possibile.”

la guerra del fumo

È partita la guerra dei tabaccai alle sigarette elettroniche. Spaventati dalla perdita di clientela “aficionada” alla classica sigaretta, l’unione operatori del tabacco Italia ha presentato un ricorso al Tar del Lazio per bloccare la vendita delle sigarette elettroniche perché “sono un surrogato” e pur senza cartina e filtro permettono in ogni caso di consumare nicotina. Il successo che la “sighettronica” raccoglie sempre più e che spaventa la lobbie dei tabaccai è dimostrato dal crescente numero di punti vendita e negozi specializzati che offrono prodotti che come il telefonino e gli Swatch degli anni ottanta stanno diventando un cult fra i consumatori. Successo alimentato fra l’altro dalla quasi inesistenza di controindicazioni per la salute. In un recente studio condotto dalla lega italiana anti fumo, in collaborazione con l’Università di Catania, si è appurato che le sigarette elettroniche non risultano tossiche e che inoltre sono un valido aiuto per chi vuole smettere di fumare in quanto favoriscono il diminuire del numero di sigarette fumate giornalmente. Su richiesta del ministero della sanità italiano i produttori di sigarette elettroniche dal febbraio 2010 oltre ad apporre su tutti i prodotti posti in vendita la frase “Tenere lontano dalla portata dei bambini” devono evidenziare la concentrazione di nicotina e i necessari simboli di tossicità. Per quanto riguarda poi il “fumo passivo”, secondo una ricerca americana, le sigarette elettroniche non modificano la qualità dell’aria e il vapore emesso non è pericoloso per le persone vicine.
Ulteriori vantaggi offerti dalla “sighettronica” sono la scomparsa della cenere – che predilige posarsi sugli abiti scuri – la mancanza di combustione, causa principale di bruciature e incendi di cuscini e lenzuola dei meno attenti; la fine dei mozziconi sparsi per strada o lanciati dai finestrini delle auto in corsa e non meno importante di tutto la fine del tanfo che appuzzolisce gli ambienti e le persone.
L’alternativa “pulita” al fumo, nella nostra Modugno, è offerta dal “Like Smoke” situato in piazza Plebiscito 19 dove la sempre più numerosa clientela trova le migliori marche di “sighettroniche” importate direttamente dai titolari dello store che per questo sono in grado di applicare sconti vantaggiosi per gli acquirenti. Abbiamo chiesto alle simpatiche addette alla vendita come intendono affrontare la guerra iniziata dai tabaccai italiani. Dopo l’iniziale stupore dato dalla notizia dell’inizio delle ostilità dei tabagisti contro le sigarette elettroniche e la fine dell’ilarità successiva, le commesse hanno dichiarato in tutta serenità che offrire un prodotto che non fa male alla salute vuol dire aver già vinto la guerra; le “sighettroniche” fanno fumo sì ma senza mandare nessuno arrosto.

 

Finanze modugnesi alla ricerca del risparmio indolore

Paolo Marra

Intervento di Paolo Marra (ex assessore al bilancio, revisore dei conti, avvocato) I Comuni, com’è noto, stanno attraversando periodi di ristrettezze finanziarie. Bisogna cercare, anche nelle pieghe dei bilanci, ogni possibile margine di risparmio da tramutare in fonti di finanziamento dei servizi per i cittadini. E, normalmente, chi cerca trova.
Quando il Sindaco di Modugno, all’inizio del 2012, mi nominò assessore al Bilancio, già conoscevo la buona situazione finanziaria dell’ente. E siccome uno fra i principali compiti che normalmente vengono affidati agli assessori al bilancio è quello di reperire risorse finanziarie senza aumentare le tasse, anzi se è possibile diminuendole, mi preoccupai di analizzare l’indebitamento del Comune ed i relativi costi.
Rilevai così che a fronte di cospicue disponibilità finanziarie, peraltro in continuo aumento, il Comune di Modugno scontava oneri finanziari per circa 700 mila euro all’anno e, quindi, avvalendomi della preziosa collaborazione dei funzionari della ripartizione finanziaria, analizzai in dettaglio ogni singolo debito.
Mi accorsi che il Comune aveva acceso due mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per il finanziamento di opere pubbliche che, però, per effetto dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità Interno, non potevano essere realizzate e, quindi, i mezzi finanziari ottenuti con quei mutui, pur nelle casse comunali, non potevano essere impiegati.
Nel frattempo, in conformità a quanto previsto dai relativi contratti, il Comune aveva iniziato la procedura di ammortamento pagando, alle rispettive scadenze, le rate comprendenti una parte di capitale ed un’altra parte, ben maggiore, di interessi.
La decisione di rinunciare a quei due mutui, una volta rappresentata con semplicità la descritta situazione finanziaria, fu agevole sul piano politico, un po’ meno nei rapporti con l’istituto mutuante, ma alla fine comportò risparmi in termini di oneri finanziari per oltre 500.000 mila euro, spalmati sull’intera durata del contratto. Ovviamente, fu chiesta ed ottenuta la restituzione del capitale già rimborsato. Inoltre il Comune di Modugno, non dovendo più pagare le rate, ha potuto destinare le corrispondenti risorse, sin dal corrente anno e per i successivi, al finanziamento di servizi per i cittadini.
L’analisi dei debiti proseguì, mentre aumentavano anche i soldi inutilmente giacenti nelle casse del Comune o meglio, per essere più precisi, giacenti presso la tesoreria generale dello Stato.
E si, perché per effetto del combinato disposto dalla normativa sul Patto di Stabilità e quella sulla tesoreria unica, gli enti locali sono costretti a rastrellare risorse senza poterle spendere sul territorio, rendendole disponibili per la esangue finanza statale.
L’unica possibilità, consentita dal Patto di Stabilità, di impiego del proprio denaro, divenuto di fatto esuberante rispetto alle effettive possibilità di utilizzo, è quella finalizzata alla riduzione del debito.
Ecco perché nel bilancio di previsione del 2012 proposi, con il pieno assenso della Giunta Municipale, l’apposita posta di bilancio “Estinzione mutui” per circa 2.000.000 di euro. Ed il Consiglio Comunale di Modugno approvò la mia proposta.
Seguirono ulteriori analisi e trattative poiché, da un lato, occorreva scegliere i mutui da estinguere fra quelli più onerosi, e dall’altro lato, occorreva pagare le commissioni per anticipata estinzione dei mutui nella misura più contenuta possibile.
La scelta cadde sui mutui contratti con il Monte dei Paschi di Siena che, dopo una trattativa nemmeno troppo serrata, accettò di ridurre al 50% la suddetta commissione.
So che i funzionari della Ragioneria hanno portato a termine l’operazione che comporterà ulteriori risparmi per circa 230 mila euro, in termini di oneri finanziari complessivi, e per circa 168 mila euro all’anno, in termini di rate che, ovviamente, non dovranno più essere pagate.
Il tutto per continuare a finanziare i servizi pubblici dei cittadini modugnesi.
Paolo Marra

Passera: "per Bridgestone chiusura non più irrevocabile"

Lo ha annunciato pochi minuti fa in un tweet il ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti del governo Monti, Corrado Passera, al termine dell’incontro svoltosi a Roma con il “board” dell’azienda giapponese, al quale hanno preso parte anche il governatore della regione Puglia Nichi Vendola e il sindaco di Bari Michele Emiliano. Un piccolo passo in avanti che fa ben sperare per la permanenza sul suolo barese della Bridgestone, presente sul territorio da oltre 50 anni e che occupa quasi di 1000 persone. Sospesa, dopo questo parziale successo, di fatto la campagna di boicottaggio “BoycottBridgestone” lanciata pochi giorni fa da Vendola e da Emiliano.