Segnali di debolezza da IGsC

L’inusuale accettazione del “suggerimento” presentato da F.d’Italia-An di sorteggiare fra i disoccupati i nomi degli scrutatori per le europee; l’affanno con il quale in aula riesce a bocciare le numerose proposte presentate dalla pur brancaleonica minoranza; le lamentazioni di vari consiglieri che chiedono un maggiore coinvolgimento nella “gestione del bene comune” fanno dubitare sulla tenuta della maggioranza in consiglio comunale.
IGsC nel suo comunicato stampa, ribaltando sull’opposizione la responsabilità di aver fatto venir meno il numero legale necessario per lo svolgimento del consiglio comunale del 16 aprile, dichiara esplicitamente che in quella occasione la maggioranza non aveva i numeri per approvare “quegli importanti regolamenti in materia urbanistica” la cui promessa utilizzazione come strumenti di moralizzazione urbanistica “sta letteralmente terrorizzando i soliti uomini e ceti di affari”. Quali affari e quali uomini però non ci è dato sapere e uno dei motivi per cui questa maggioranza è diventata tale è quello che in campagna elettorale era stato promesso di fare luce sulle numerose “oscure iniziative” presentate al secondo piano di via Rossini.
Dichiarare che l’opposizione agisce con “insistita spregiudicatezza” e “opera a Modugno unicamente per porre ostacoli all’amministrazione” tentando ogni volta di far venir meno il numero legale, rafforza ancora di più la convinzione che il sindaco Magrone non sempre può contare su tutta la maggioranza.  
Se i consiglieri di minoranza, seppur divisi e in conflitto fra loro, “invece di contribuire al dibattito democratico” (restando in aula per assicurare la bocciatura delle proprie proposte?) tentano di fermare l’attività dell’amministrazione, fanno quello che tutte le opposizioni “democratiche “ fanno; se “applicando tatticismi frutto di una vecchia politica e di vecchi partiti” cercano di far saltare l’amministrazione è proprio perché hanno “interesse per i reali bisogni del paese”.
Se il sindaco Magrone, invece di chiedere all’opposizione una “critica costruttiva”, facesse luce sui nomi dei terrorizzati soliti uomini e sui loro affari – aggiungendo i nomi e gli affari che stanno a cuore di chi gli fa venir meno il numero legale – farebbe quello che ha promesso in campagna elettorale: “rendere Modugno una città giusta secondo la costituzione”.

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