VERGOGNA A SUON DI MUSICA

Ieri in giro per la città si avvertiva una nota di allegra ma contenuta festosità; la gente in giro passeggiava e commentava le ultime notizie e avvenimenti: “hanno già revocato gli arresti domiciliari? Allora è solo una presa in giro e va a finire come tutte le cose italiane – a tarallucci e vino – come al solito se la cavano con poco o niente dopo averci ingannato e derubato per anni, è una vergogna”. Girava intanto per la città una banda carioca che con le sue  note allietava i passanti del centro che gradivano sì la musica sudamericana ma “ci sentiamo  presi in giro, beffati dal ex sindaco, dai componenti della ex giunta e dagli ex consiglieri che guarda caso avevano programmato una bella suonata carioca” – “Se non fosse accaduto nulla sarebbero stati al seguito della banda, in mezzo alla gente a dare pacche sulle spalle e a stringere mani come delle star pur sapendo delle loro porcherie”. Molti i segnali di disappunto e le parole contro le istituzioni, non solo cittadine, “che permettono a codesti lestofanti di cavarsela con poco”. Qualcuno racconta addirittura che uno degli indagati, al quale sono stati sospesi gli arresti domiciliari (dicono come premio al suo vuotare il sacco) gira per la città mostrando a tutti la “V” della vittoria con la sua manina santa. I modugnesi si sentono derisi da questa ex classe politica, poco onesta, “da questi signori del malaffare”. Molti aspettano l’apertura della imminente campagna elettorale con la speranza di non vedere candidato nessuno degli indagati; non vogliono sentir parlare di nessuno della passata legislatura. Lo sdegno è manifesto e ben consolidato, i cittadini di Modugno sono stanchi e intendono dimostrarlo. Ieri sera per le strade della città sul vociare sommesso dei modugnesi aleggiava sì una nota musicale carioca ma anche una aria che riempiva di pena il cuore per la cattiva immagine che Modugno ha; qualcuno ha commentato “ci fanno vergognare a suon di musica”

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